“Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria. È la dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita”. Questo il commento a Radio Capital del presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra all'arresto del presidente del Consiglio regionale della Calabria. Morra poi aggiunge: "Sarò politicamente scorretto, era noto a tutti che la Presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c'era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso”. “La Calabria è irrecuperabile – dice – fino a quando lo Stato non affronterà la situazione con piena consapevolezza”.
Dopo le dichiarazioni di Morra si è scatenato un fuoco incrociato dei principali esponenti del centrodestra.
Al coro di critiche si sono aggiunti Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il leader della Lega ha definito quelle di Morra "parole vomitevoli" e su Facebook ha chiesto "le immediate dimissioni di questo deficiente", aggiungendo "un pensiero per la cara Jole Santelli", in riferimento alla governatrice calabrese scomparsa a ottobre. Per la leader di Fratelli d'Italia, "questo signore, oltre che essere un parlamentare della Repubblica italiana, è anche presidente della commissione parlamentare antimafia. Indegno, dimettiti!", ha scritto su Facebook.
Le vergognose parole del presidente della commissione Antimafia Nicola Morra sono un pugno nello stomaco ai malati oncologici e al popolo calabrese. Non ci sono scusanti, non ci sono fraintendimenti. Morra si dimetta immediatamente". Lo dichiara Wanda Ferro, deputato calabrese di Fratelli d'Italia.
Il presidente facente funzioni Nino Spirlì: "La scelleratezza di Morra non meriterebbe commenti. Ma non può restare impunita una volgarità così bassa nei confronti del presidente Jole Santelli. Politico di alto rango, prestigiosa avvocata, donna esemplare, eroica combattente contro il male peggiore, che non era il cancro, ma la malapolitica e la politica sciacquatrippe. Della sua patologia, privata, personale, non ne ha fatto scudo, né strumento: ognuno di noi, nascendo, ha in tasca la fine. E, di essa, nessuno conosce l’ora di arrivo. Solo la stupidità è peggiore della morte, perché, la prima, dura una vita, mentre la seconda dura meno di un istante. Morra, alla perenne vergogna accompagni le dimissioni. Unico dovere".
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