«La morte di Silvio Berlusconi è una grandissima perdita per la politica nazionale ed europea. Era un atlantista e filo-israeliano convinto. Non era affatto autoritario, era portato alla mediazione. Amava sedurre anche i cosiddetti nemici. A un certo punto qualche avversario politico lo descrisse come omofobo. Nulla di più falso, diceva sempre: "Anche se sono un etero incallito stimo i gay, hanno spesso una marcia in più". Fu il primo a mandare in prima serata Amanda Lear. Lontano anni luce da qualsiasi pregiudizio di questo tipo. Era profondamente liberale».
Lo dichiara il giornalista e massmediologo Klaus Davi, ricordando Silvio Berlusconi.
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