Morte Maurizio D’Ettore, il cordoglio di Vincenzo Speziali
22 agosto 2024 14:43di VINCENZO SPEZIALI
È un grande dolore per me! Si, un dolore immenso, cieco, sordo, devastante, come lo sono i dolori di quando ci 'lascia' un amico a cui si è affezionati e di cui avevi affetto e stima. Tutto ciò mi lascia basito, sofferente ancor di più perché sono lontano da lui, dalla sua famiglia, quindi senza potergli porgere un ultimo saluto, oppure abbracciare i cari che lascia.
Maurizio D'Ettore, è stato un galantuomo quale pochi, un eccelso giurista (riconosciuto, universalmente come tale), oltre che un appassionato, indefesso, instancabile, parlamentare, per di più detentore del record non solo di presenze in Aula e in Cimmissione, bensì in merito alla produttività legislativa.
Il 22 Dicembre scorso, fu nominato -per Decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella- Garante Nazionale dei Detenuti e suddetto ultimo ruolo che ha svolto e ricoperto, è stato in questi mesi, parimenti al suo essere e a coerentemente al suo passato, all'insegna del rigore e della grande umanità, intimamente compenetrata all'anima e al carattere che aveva.
Epperó, aggiungo che uno stress reale, ingiusto, fuorviante, arbitario, a mio parere -e tanto ne so, poiché con lui e con i suoi familiari parlavo, e sono sempre stato in contatto e ci siamo visti, poiché amici lo si è da sempre- dicevo uno stress maligno e incredibile, lo ha 'segnato in questo ultimi mesi e mi assumo tutta le responsabilità personale, pubblica e politica, di considerare volgari 'carnefici', coloro i quali hanno perpetrato ciò (senza dare per ovvi motivi di discrezione alcun riferimento ulteriore, circa la circostanza accennata).
In base a suddetta vicenda, principalmente in memoria del caro Maurizio, darò lecita e legale 'battaglia politica e sociale', pure adesso, che mi trovo a Beirut, in mezzo a 'gelidi venti di guerra' che spirano forti, in mezzo al caldo del Medioriente. Caro Maurizio, per quanto mi compete, sarai 'parce sepulto' e comunque io, non lascio, né abbondano i nostri comuni ideali.
Grazie della tua amicizia e del tanto da te insegegnatomi.