"La lettera che segue, firmata da molti scienziati di primo piano, avvocati, magistrati, medici e associazioni, è stata inviata alle Regioni. Fa seguito a quella già inviata nel luglio scorso, con cui si chiedeva l’istituzione di un registro delle morti improvvise e un percorso di prevenzione e cura degli eventi avversi post vaccinazione anti-covid-19", scrivono in una nota Bianca Laura Granato Comitato Comitato “Calabria per la verità” e Vincenzo Veltri Comitato “Oltre”.
"Finalmente, - proseguono - la politica sembra non poter più ignorare questa realtà, che ora è sotto gli occhi di tutti. Infatti, anche molte amministrazioni regionali si sono accorte di questa inquietante circostanza e attivate per indagare sul problema. Tuttavia, notiamo con grande delusione che, se da una parte il problema dei malori e delle morti improvvise, soprattutto nella fascia giovanile esente da patologie, comincia ad essere preso in considerazione da alcune amministrazioni locali, dall’altra ne viene, invece, distorta la causa: infatti, tra i fattori da attenzionare, è totalmente assente l’evento vaccinale".
"Facendo credere alla popolazione di indagare finalmente sul fenomeno, si liquiderà, invece, la causa più importante distraendo così l’attenzione dei cittadini e destinando anche fondi pubblici a cause meno rilevanti. Rientrano in questa strategia la recente proposta di legge del PD (numero 862) e le iniziative di alcune regioni. La nostra lettera è per lanciare un allarme contro la mistificazione in atto", concludono Granato e Veltri.
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