Movida e contagi Covid. Riccio e Mancuso: "Un falso problema a Catanzaro”

“Nell’ultima riunione del Comitato pubblica sicurezza presieduto dal Prefetto di Catanzaro si è parlato delle misure da mettere in atto sul territorio a seguito dell’ultima ordinanza ministeriale che ha chiuso le discoteche in tutta Italia". Alla luce di ciò i consiglieri comunali Eugenio Riccio e Filippo Mancuso  hanno condiviso " due osservazioni doverose a seguito dei numeri e della situazione reale palesata in questa estate a Catanzaro".

Eugenio RiccioFilippo Mancuso 

"Nonostante la preoccupazione suscitata dal caso del ragazzo positivo nella nostra provincia, alla fine dei fantomatici focolai della movida non si è avuta alcuna traccia. A fronte di circa 3mila tamponi effettuati nelle tende pretriage allestite in tempi record - scrivono - i contagiati si sono contati sulle dita di una mano e nessuno di questi è riconducibile ad effettive presenze registrate nelle discoteche della costa ionica. Questo ci fa riflettere su quanto la paura collettiva da una parte, e l’enfasi mediatica dall’altra, abbiano in qualche modo generato un allarmismo ingiustificato. Vorremmo, quindi, chiedere ai rappresentanti dello Stato sul territorio quanto la movida abbia davvero inciso sull’indice Rt che, almeno nel Capoluogo, è prossimo allo zero? Probabilmente sarebbe stato meglio discutere, oltre che delle strategie anticovid, anche di come affrontare l’annosa problematica della microcriminalità e della sicurezza nelle zone franche a sud della città che, a differenza del virus, non è un “nemico invisibile”.

"Altra questione irrisolta resta- spiegano ancora Riccio e Mancuso - inoltre, quella dei controlli sul territorio: come si fa a chiedere ai sindaci di presidiare, magari h24, tutti i lidi, le attività, i parchi, il lungomare, i quartieri, con i pochi agenti di polizia locale in servizio? Le task force hanno bisogno di ben altre energie che, in questo momento, devono essere garantite da tutte le forze dell’ordine non lasciando i primi cittadini soli al loro destino”.

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