"Il dramma Lavoro è ormai divenuto atavico in Italia ed oggi però, grazie ad attori che definire dilettanti è un leggero eufemismo, assurge a livello di assurda tragicommedia che va di pari passo con l’altro dramma di attualità rappresentato dalla fragilità del territorio, in cui peraltro sono ben chiare le responsabilità dell’operato degli uomini. In entrambi i casi, oltre alla incapacità di questa classe dirigente di abbozzare la benché minima attività di risoluzione del problema, si rileva la tendenza della stessa classe dirigente a non tenere in alcuna considerazione la parte del problema che ci riguarda, o meglio che riguarda la Calabria ed i Calabresi". E' quanto scrive in una nota la segreteria regionale Movimento Sociale Italiano
"Senza voler scatenare assurde ed inutili guerre tra poveri dobbiamo però registrare gli alti lai e grida di dolore per, col dovuto rispetto per realtà che hanno a che fare con l’economia dell’intera Nazione, la ex Ilva o per Alitalia ovvero per i gravi problemi ambientali che stanno colpendo Venezia o la Liguria ed il Piemonte mentre, in quest’ultimo campo, poco o niente si è detto, ad esempio, di quanto hanno subito le popolazioni e la Città Matera o Reggio Calabria. A proposito del dramma Lavoro invece la Segreteria Regionale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore vuole ricordare a tutti – in particolare a quanti ambiscono ad essere od a diventare classe dirigente regionale e che oggi perdono tempo in guerre di posizione ed in sterili ripicche tendenti solo ad accaparrarsi uno strapuntino, più o meno lautamente retribuito, nelle prossime istituzioni regionali – che ci sono cittadini che questo dramma lo vivono quotidianamente, assieme alle loro famiglie, ed è un dramma che si chiama precariato ormai storico come gli Lsu-Lpu della pubblica amministrazione oppure i Lavoratori dei servizi “esterni” all’Asp di Cosenza o i Lavoratori delle tantissime aziende che non ricevono gli stipendi da mesi con la giustificazione che gli Enti Pubblici non erogano le somme dovute per i servizi resi; e via elencando le innumerevoli altre tristi vicende simili", prosegue il comunicato.
"A questo - chiosa il MSI- abbiamo il dovere di opporci e su questo abbiamo il dovere di protestare, altrimenti ognuno di noi diventa complice e mandante. Noi missini vi invitiamo a chiedere oggi al vostro politicante di riferimento conto di quanto ha fatto per far sì che ciò non accada per far sì che poi non sia troppo tardi".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736