Musica e narrazioni del Sud: una nuova frontiera creativa con "Respira" di Francesco Pungitore

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images Musica e narrazioni del Sud: una nuova frontiera creativa con "Respira" di Francesco Pungitore

Con il brano “Respira” Francesco Pungitore racconta la “questione meridionale” con la voce dell’intelligenza artificiale

  30 aprile 2024 19:03

Francesco Pungitore, scrittore e giornalista già noto per aver raccontato la questione meridionale nel suo romanzo “Mala tempora! Viaggio a Sud”, ora sperimenta un nuovo medium artistico con la canzone “Respira”. Quest'opera rappresenta un viaggio sonoro attraverso il cuore pulsante del Mezzogiorno, narrato con ritmi moderni hip hop, trap e urban, mescolati armoniosamente nel brano. Ma la vera peculiarità sta nella creazione: tutto è frutto dell'intelligenza artificiale, dalla voce alla melodia.

La canzone, cantata in dialetto napoletano, è una finestra aperta sulla resilienza e la speranza ed è intrisa di un amore profondo per la propria terra, nonostante le evidenti difficoltà. Il testo di “Respira” risuona come un inno alla lotta quotidiana dei giovani del Sud, che tra sogni e realtà, cercano di forgiare un futuro migliore. Francesco Pungitore, esperto di nuove tecnologie e direttore tecnico dell'Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale, ha utilizzato tools di ultima generazione, mostrando come l’IA, se usata bene, può aiutare la creatività umana e, addirittura, espanderla.

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“Per realizzare il brano ho inserito i miei prompt su UDIO AI, in combinazione con ChatGPT-4 e Canva per i testi, la copertina e l'editing video”, spiega Pungitore, illustrando il suo processo creativo. Il risultato è un sound piacevole che cattura l'orecchio e una narrazione che colpisce l'anima, raffigurando una Napoli contemporanea, vibrante e sfaccettata. “Perché questa città? Perché è un simbolo del microcosmo vibrante del Sud, riflettendone in pieno le sfide e le speranze” sottolinea l’autore.

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La canzone dipinge scenari di vita quotidiana, dove le opportunità sono rare come “lotte” e la gioventù cerca di “arrangiarsi”. Tra le luci e le ombre di Napoli, “Respira” si fa portavoce di una generazione che non si arrende, pronta a “costruire ponti” e a combattere per una vita migliore, sempre fedele a quella terra che è “mamma e ch'è sorella”.

“Respira” quindi non è solo una canzone, ma un manifesto di come la tecnologia possa essere un alleato prezioso nel raccontare storie di luoghi e persone, dimostrando che il futuro della creatività può essere tanto radicato nella tradizione quanto proiettato verso l'innovazione.

 

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