MusicAMA Calabria, l’eleganza e il rigore di Nikolai Lugansky conquistano Lamezia Terme

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images MusicAMA Calabria, l’eleganza e il rigore di Nikolai Lugansky conquistano Lamezia Terme


  22 novembre 2025 15:09

Una serata coronata dalla magia creata da un concerto dalle mille emozioni. Ieri sera il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme ha vissuto attimi di pura poesia con il concerto di Nikolai Lugansky. Con la performance del pianista russo, la 48^ edizione di MusicAMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice, si è confermata il centro culturale di una regione che ha trovato nella grande musica la sua più alta voce e il suo più brillante veicolo di sublime bellezza.

Il Pianismo: Controllo e Rivelazione

Con una eccellente prova di maestria in cui la sua superba abilità non è mai apparsa fine a sé stessa, ma strumento di un’eloquenza inequivocabile, il pianista ha mostrato la rara capacità di far sì che la musica parli con la precisione del linguaggio. Il suo tocco sul pianoforte Steinway & Sons è stato uno studio di contrasti: le sue dita sono sembrate danzare con leggiadria o pizzicare i tasti in sezioni di alta dinamica, muovendosi a tratti come elementi quasi distaccati dal corpo, ma sempre sotto il controllo di una volontà interpretativa inflessibile.

Questa combinazione di disciplina e fantasia ha permesso a Lugansky di affrontare melodie complesse e spesso insidiose con un’apparente semplicità, celando l’arte del grande interprete sotto una rigorosa compostezza. Il suo temperamento misurato, ha lasciato che fosse solo la musica a parlare, tradendo solo nel sorriso concesso agli applausi entusiastici un piacere genuino.

Un Viaggio Attraverso la Forma e il Colore

Il programma scelto per la sua esibizione nell’unica data calabrese, ha messo in luce la straordinaria versatilità di Lugansky, richiedendo un continuo cambio di registro stilistico e timbrico.

Sin dall’iniziale Sonata n. 17 in Re minore "La tempesta", op. 31 n. 2 di Ludwig van Beethoven, affrontata con un rigore impressionante, l’artista ha messo in evidenza la natura della partitura, gestendo con precisione le brusche interruzioni e i passaggi di recitativo che frammentano il primo movimento, richiedendo al pianoforte la voce del dramma operistico. L’interpretazione ha focalizzato il contrasto tra la forza dell’urgenza e l'ampiezza contemplativa dell’Adagio grazioso, offrendo una lettura profonda e non enfatica del genio beethoveniano.

Il clima è mutato il Faschingschwank aus Wien, op. 26 di Robert Schumann. L’esecuzione ha saputo tradurre la struttura a quadri fantastici (Fantasiebilder) del brano, evidenziando l’elemento di fantasia febbrile e il repentino contrasto delle maschere del Carnevale di Vienna, proprio dello spirito schumanniano. La capacità di Lugansky di passare dalla leggerezza e leggiadria dello Scherzino al pathos dell’Intermezzo ha mantenuto la composizione viva, evitando che la sua struttura episodica mantenesse una perfetta coesione d'insieme.

L’intervallo e le risonanze del Romanticismo

Un momento di pausa e di fermento è stato vissuto dal pubblico durante l’intervallo. Negli sguardi e nei sussurri dei presenti si leggeva il solco emozionale lasciato dalla potenza strutturale di Beethoven e l’irregolare genio passionale di Schumann. L’attesa era palpabile, in vista del cambio stilistico della seconda parte, interamente dedicata al colore francese e al monumentalismo wagneriano.

Con gli Estampes di Claude Debussy l’approccio è stato completamente diverso, concentrato sul colore e sulla suggestione atmosferica. Il pianismo di Lugansky si è fatto etereo, e i tre brani si sono manifestati come veri e propri studi di luce e ombra. Dalle sonorità orientali e ipnotiche di Pagodes alla freschezza quasi tattile di Jardins sous la pluie, il pianista ha dimostrato una padronanza suprema nell’uso del pedale, trasformando il pianoforte in una tavolozza impressionista e onorando l’intenzione del compositore di rendere lo strumento voce di visione.

Il finale del concerto ha riservato al pubblico le trascrizioni da Richard Wagner (Entrata degli Dei nel Valhalla) e del monumentale Isolde's Liebestod di Franz Liszt. In questi brani, la sfida del concerto per pianoforte solo è elevatissima: forzare l’unico strumento a superare il proprio limite per eguagliare la potenza strutturale e la ricchezza timbrica di un’orchestra. L’esecuzione di Lugansky ha avuto successo nel mantenere la tensione epica e drammatica del Liebestod, sostenendo l’onda sonora e l’estasi armonica senza mai sacrificare la chiarezza delle voci. È stato un trionfo della tecnica al servizio di una visione sonora trascendentale, sigillando la serata con un profondo impatto emotivo.

Il concerto di Lamezia Terme si è concluso come un esaltante momento di celebrazione artistica. Al termine dell’esecuzione del programma ufficiale, il pubblico ha decretato lunghi e calorosi applausi, e Nikolai Lugansky, con generosità, ha concesso ben tre bis, lasciando così un sigillo indelebile, non solo per il virtuosismo, ma per la sua capacità di far parlare l’essenza stessa della musica. Prelude op. 32 n. 12 di Rachmaninov, Etude op. 10 n. 8 di Chopin e Prelude op. 23 n. 7 di Rachmaninov hanno contrassegnato una serata che resterà impressa, testimonianza di come la grande musica sappia ancora parlare al cuore del pubblico.

La settimana della 48^ edizione proseguirà con altri due eventi di rilievo. Questa sera, sabato 22 novembre, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Domenico a Lamezia Terme, alle ore 21, l’acclamato ensemble Festina Lente con il M° Michele Gasbarro, si esibirà in un concerto-tributo a Giovanni Pierluigi da Palestrina in occasione del cinquecentenario dalla sua nascita.

Domenica 23 novembre, alle ore 19, nella Chiesa di San Giuseppe Artigiano a Lamezia Terme Ambrogio Sparagna, con i solisti dell’Orchestra Popolare Italiana e il poeta Davide Rondoni presenteranno l’atteso “Canto delle Creature. Suoni, parole e canti a custodia del Creato”, che si presenta come un appuntamento di altissimo spessore spirituale e culturale.


Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy . Chiudendo questo banner, o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.