Catanzaro è la città che registra le condizioni peggiori d’Italia per acquistare casa.
Secondo il Codacons la federazione autonoma bancari italiani fotografa un paese dove le disuguaglianze si sono consolidate o, peggio, aggravate.
Così l’associazione commenta i dati diffusi da Fabi sui mutui a tasso fisso.
Disuguaglianze che - secondo Francesco Di Lieto del Codacons - colpiscono soprattutto i Calabresi.
Nel capoluogo calabrese, infatti, per un finanziamento da 150mila euro della durata di 25 anni, i cittadini pagano una rata mensile di 1.000 euro, ben 200 euro in più rispetto agli 800 euro che si pagano a Bologna.
Sempre secondo il dossier Fabi, a Milano la rata mensile è di 841 euro, a Roma di 821 euro, a Napoli di 980 euro, a Torino di 859 euro, a Firenze di 906 euro.
I dati si riferiscono ai prestiti a tasso fisso, in questo momento più conveniente rispetto al variabile che registra aumenti assurdi per circa il 30%.
Una stangata che non trova alcuna giustificazione e che pesa come un macigno sulla tasche dei calabresi.
Il Codacons annuncia una istanza ai Prefetti calabresi affinché intervengano per garantire parità di condizioni verificando la correttezza dell’operato delle banche.
Non a caso il
tasso d’interesse medio praticato dalle banche in Calabria è pari al 6,23%, mentre in Emilia Romagna gli interessi applicati ai prestiti immobiliari sono del 4,03%, i più bassi in Italia.
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