di CLAUDIA FISCILETTI
Nasce a Catanzaro l'associazione di Promozione Sociale "A Filanda", presentata questo pomeriggio nelle sale di Palazzo De Nobili.
Come ha precisato il presidente dell'associazione, Luciano Ventura, durante la conferenza stampa, l'associazione ha preso vita a Catanzaro già a fine del 2019. Il suo nome vuole rievocare i luoghi storici del capoluogo calabrese, A Filanda, infatti, è uno dei quartieri catanzaresi più antichi, che racchiude la storia della nostra città. L'Associazione si costituisce a norma di legge sul Terzo Settore coinvolgendo tante energie della città, dagli imprenditori ai professionisti, dalle persone impegnate nel sindacato a quelle impegnate nel volontariato.
"Nasce perché i fondatori e tutti i soci aderenti hanno a cuore i propri luoghi, la propria Catanzaro ed il proprio luogo di origine. Siamo sicuri che nel variegato mondo del non profit, una realtà simile non era ancora presente", afferma il presidente Ventura durante la presentazione aggiungendo come uno degli obiettivi dell'associazione sia quello di migliorare "la location in cui viviamo, renderla più pulita e accogliente e per far questo vogliamo effettuare opere di sensibilizzazione e segnalazione ad un ufficio apposito (Decoro Urbano) per il quale ci proponiamo come braccio operativo d'ufficio realizzando e gestendo un'interfaccia su internet dove il pubblico potrà fare segnalazioni anche fotografiche". Non solo, un altro obiettivo dell'associazione è quello di far nascere l'Università della Terza Età: "Una realtà che manca e che è capace di coinvolgere gli anziani e non", spiega Ventura.
Alla presentazione era presente anche Alessandra Lobello, assessore al Turismo di Catanzaro, che ha sostenuto sin dall'inizio questo progetto: "Oggi è una data importante, perché noi abbiamo bisogno di una cittadinanza attiva. E' anche un modo per incentivare il dialogo tra i cittadini e l'amministrazione".
A fine presentazione il vicepresidente dell'associazione, Giuseppe Staglianò, ha consegnato all'assessore Lobello il carlino, la storica moneta coniata a Catanzaro e quindi un pezzo della storia della città.
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