Il capitano di vascello Vittorio Aloi, nel lasciare il comando della Capitaneria di porto di Crotone dove oggi è subentrato Domenico Morello, si è soffermato sul naufragio dei migranti avvenuto a Steccato di Cutro il 26 febbraio scorso e sull’indagine che coinvolge anche uomini della Guardia costiera.
“Non si può dimenticare. Sono un uomo prima che un ufficiale, - ha dichiarato Aloi - naturalmente ci sono inchieste in corso che avranno il loro sviluppo ma per quanto ci riguarda riteniamo di aver fatto il nostro dovere e mi tengo la mia convinzione".
"Alcuni eventi tragici - ha affermato - hanno segnato la vita di molti. Per uomini di mare come noi, che fanno del salvataggio di vite umane una missione quotidiana con professionalità, feriscono certi immotivati sospetti. Come se non parlassero già abbastanza le migliaia di migranti portati a terra, a volte tirati fuori da situazioni operative proibitive da militari indefessi e coraggiosi numerosi dei quali sono tra i ranghi di questo schieramento".
"Chi ogni giorno si alza e si veste di dovere - conclude - non può non aspirare che presto o tardi gli venga riconosciuto di aver fatto il proprio dovere”.