Naufragio di Cutro, il racconto di Almolki Assad: "Gli organizzatori hanno ucciso mio fratello"

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  30 marzo 2023 18:11

"Gli organizzatori del viaggio hanno ammazzato mio fratello e io di sicuro non nasconderò nulla". Lo ha detto Almolki Assad, un giovane siriano, davanti al gip del Tribunale dei minori di Catanzaro nell’udienza dell'incidente probatorio nell’ambito del procedimento a carico del 17enne pachistano indagato quale presunto componente dell’equipaggio dell'imbarcazione naufragata lo scorso 26 febbraio nelle acque di Cutro (Crotone). Questa mattina a essere ascoltati dal gip minorile di Catanzaro sono stati altri due superstiti, Almolki Assad e Mona Mohammad, una donna di nazionalità somala. 

Particolarmente drammatico - secondo quanto trapelato dall'udienza - il racconto di Assad, che era sulla barca con il fratellino di 6 anni: "Il mare a un certo punto è diventato forte, gli organizzatori del viaggio ci rassicuravano dicendo che era tutto normale anche se a noi non sembrava. Quando c'è stato l'urto - ha spiegato il siriano - ho preso mio fratello e ci siamo buttati a mare. Eravamo tutti nel panico. Poco prima ci avevano detto di prepararci allo sbarco.  Sono rimasto tre ore in acqua, eravamo in acqua già alle 4. Il bimbo - ha sostenuto Assad - è morto dopo un'ora. È rimasto sempre nelle mie braccia. Non l’ho lasciato andare dopo che è morto. Gli organizzatori del viaggio hanno ammazzato mio fratello e io di sicuro non nasconderò nulla". Il giovane siriano ha poi raccontato di essere stato "soccorso in mare dalla Guardia costiera. Ci siamo fatti sentire e ci hanno recuperati. Ci siamo salvati – ha proseguito Assad - grazie a un pezzo di legno, altrimenti eravamo tutti morti. Sono svenuto sulla barca della Guardia costiera, sono stato condotto in porto e da lì mi hanno portato in ospedale”. Assad ha poi confermato il fatto che "i soldi gli organizzatori li hanno presi nonostante il naufragio, anche quelli di mio fratello". A sua volta, la donna somala ha raccontato davanti al Gip minorile di Catanzaro che "la barca andava veloce, poi c’è stato un urto. Mi sono aggrappata ad un pezzo della barca e quando sono arrivata a terra c’era un soldato italiano che mi ha salvata. Sono stata in acqua circa un’ora". 

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