"Allertati tempestivamente, come Unità Cinofila di Salvataggio Mare, Fiumi e Laghi dell'Anpas Croce Verde di Catanzaro - FISA (Federazione Nazionale Salvamento Acquatico) ci siamo precipitati, come sempre, per supportare e dare una mano alla Guardia Costiera nelle ricerca in mare dei dispersi, ottemperando in toto alle istruzioni, ai comandi e ai coordinamenti impartiti dalla stessa Guardia Costiera di Crotone attraverso il Comandante". Si legge in una nota dell'Unità Cinofila di Salvataggio ANPAS Croce Verde Catanzaro, Silipo Giancarlo & Mae.
"Come U.C. abbiamo iniziato già dal primissimo pomeriggio, - prosegue - fino a notte siamo rimasti a pattugliare millimetro, per millimetro e centimetro per centrimeto da Nord a Sud dal sito della disgrazia, senza mai fermarci, perché la fiamma della speranza di trovare anime vive era altissima in noi, quindi la conseguenza é stata che non abbiamo accusato nessuna forma di stanchezza. Come Vigile del Fuoco e soprattutto come Unità Cinofila di Salvataggio ANPAS Croce Verde Catanzaro - FISA é inutile descrivere lo stato d'animo in cui ci siamo battuti, ma in questi scenari non non hai il tempo a pensare e non si puó fare posto a nessuno tipo e status emotivo, perché è una lotta contro il tempo, e ormai i nostri occhi come Unità Cinofila di Salvataggio ormai abbiamo fatto il callo nella sua totalità".
"Già in serata il mare é peggiorato ancora di più, - evidenziano - ma guardandoci negli occhi insieme a MAE in silenzio ci siamo detti tutto ed abbiamo proseguito con la forza dei nostri cuori e delle nostre schiene, poiché se il mare aveva portato così tante vittime, con coraggio gli abbiamo risposto che non faceva paura, e noi avremo continuato a pattugliare anche se alzava sempre di più il suo tono e con una singola e piccola torcia nelle mani, e così fu. Non vogliamo fare la conta dei recuperi e di quante volte ci siamo inoltrati in quelle acque tempestose, poiché il nostro motto come Unità Cinofila é quella di rimanere ombra e ai margini con il sacrificio che non paga, ma vogliamo chiedere, qualora esiste un Dio, di abbracciare tutte queste vittime invisibili senza un nome, e come dicono i suoi fedeli e credenti di aprirgli le porte del paradiso, perché se in vita hanno trovato l'inferno, almeno nella morte questo Dio gli faccia trovare le porte del paradiso aperte".
"Teniamo a precisare che il vero nostro mestiere come U.C. non lo si fà solo d'estate per sfilare sulle spiagge per portare avanti solo un "MARCHIO" solo per solo "economia", ma lo si fà tutto l'anno, senza nulla in cambio e soprattutto correndo alle volte anche degli alti rischi, perché questo lavoro é un'altra cosa, mettendosi appunto a disposizione del prossimo, e qualora servisse, giocarci anche il nostro ultimo frammento di cuore che ci é rimasto per il bene altrui. Infine vogliamo cogliere l'occasione di ringraziare infinitamente il Comandante della Guardia Costiera di Crotone per la sua immensa disponibilità e altissima bontà nei nostri confronti, chiedendogli scusa umilmente e pubblicamente per tutto il disturbo arrecatogli ogni qualvolta dovevo comunicargli la mia posizione e non solo (grazie di cuore comandante), un immenso grazie va anche a tutti i suoi uomini e donne che non ci hanno lasciati soli, condividendo appunto con noi Unità Cinofila di Salvataggio lo stesso sale e lo stesso amore grande della speranza di ritrovare qualche anima viva. Ed oggi ancora una volta - concludono - abbiamo imparato che vivere o morire per gli altri é già di per sé un atto di fede ed é questo quello che continueremo a fare nella nostra vita e nel nostro mestiere".
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