Sono ferme da stamane le operazioni in entrata e in uscita nel porto di Gioia Tauro causate dall’incagliamento della nave portacontainer MSC “Elaine”, battente bandiera panamense.
Il battello – lungo circa 350 metri, largo 46 e capace di imbarcare fino a diecimila teus - si apprestava ad uscire dal porto per raggiungere Malta, dove avrebbe dovuto fare altre operazioni di sbarco-imbarco, accompagnata da due rimorchiatori quando, per cause in corso di accertamento, è finito con il lato di babordo della prua sopra la mantellata di protezione esterna della bocca di porto, impedendo così ogni altra operazione. Da una prima ispezione subacquea, la “Elaine” non sembra avere riportato danni gravi all’opera morta, ma il responso degli operatori ha fornito un quadro preoccupante della situazione, stante la penetrazione della nave sulla protezione sommersa.
Secondo quanto appreso, al momento non ci sono tempi certi per la ripresa dell’operatività del grande porto di transhipment, “almeno – affermano i soccorritori – fino a che i mezzi a disposizione per liberare la nave attualmente, rimarranno tali”.
Le indagini sull’incidente sono coordinate dal comandante della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, il Capitano di Fregata Vincenzo Zagarola.
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