'Ndrangheta a Sant’Eufemia d’Aspromonte, operazione “Eyphemos II“: ecco come i Laurendi riciclavano denaro

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Una volante della polizia
  28 settembre 2020 08:44

Eyphemos II” è il nome dato all’operazione nel corso della quale, dalle prime ore di questa mattina, gli investigatori della Polizia di Stato hanno eseguito arresti, perquisizioni e sequestri di imprese, società, bar, ristoranti e beni immobili, per circa 2 milioni di euro, in provincia di Reggio Calabria, Ancora, Pesaro Urbino e nella città di Milano, nei confronti di capi e gregari dell’articolazione della ‘ndrangheta operante a Sant’Eufemia d’Aspromonte. 

L’inchiesta della D.D.A. di Reggio Calabria fa luce su un’ampia serie di delitti posti in essere per occultare i beni derivanti dalle attività delittuose e colpisce il complesso imprenditoriale, societario e immobiliare utilizzato dal boss  Domenico Laurendi e da altri sodali di rilievo dell’organizzazione mafiosa (arretrai nello scorso mese di febbraio nell’ambito dell’operazione Eyphemos) per infiltrarsi negli appalti, ripulire i proventi illeciti, penetrare nel tessuto economico-commerciale e mascherare i beni stessi da apprensioni giudiziarie, nonché per affermare il potere territoriale della cosca ed amplificarne quello economico.

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Con l’accusa di aver aiutato questo sistema criminale sono stati arrestati per concorso esterno in associazione mafiosa, un commercialista, un imprenditore e un’impiegata.

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Altri soggetti sono stati arrestati per fittizia intestazione di beni e autoriciclaggio.

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