“Eyphemos II” è il nome dato all’operazione nel corso della quale, dalle prime ore di questa mattina, gli investigatori della Polizia di Stato hanno eseguito arresti, perquisizioni e sequestri di imprese, società, bar, ristoranti e beni immobili, per circa 2 milioni di euro, in provincia di Reggio Calabria, Ancora, Pesaro Urbino e nella città di Milano, nei confronti di capi e gregari dell’articolazione della ‘ndrangheta operante a Sant’Eufemia d’Aspromonte.
L’inchiesta della D.D.A. di Reggio Calabria fa luce su un’ampia serie di delitti posti in essere per occultare i beni derivanti dalle attività delittuose e colpisce il complesso imprenditoriale, societario e immobiliare utilizzato dal boss Domenico Laurendi e da altri sodali di rilievo dell’organizzazione mafiosa (arretrai nello scorso mese di febbraio nell’ambito dell’operazione Eyphemos) per infiltrarsi negli appalti, ripulire i proventi illeciti, penetrare nel tessuto economico-commerciale e mascherare i beni stessi da apprensioni giudiziarie, nonché per affermare il potere territoriale della cosca ed amplificarne quello economico.
Con l’accusa di aver aiutato questo sistema criminale sono stati arrestati per concorso esterno in associazione mafiosa, un commercialista, un imprenditore e un’impiegata.
Altri soggetti sono stati arrestati per fittizia intestazione di beni e autoriciclaggio.
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