Sotto accusa la famiglia Sarcone, residente a Reggio Emilia e Bibbiano. Ricorso rigettato per il 64enne Giuseppe Sarcone Grande che resta in carcere e la sua rimane la pena più alta: 16 anni e 8 mesi di reclusione. Per prescrizione sconti per le condanne agli altri fratelli, in 7 anni e 10 mesi per il boss Nicolino Sarcone, 3 anni e 6 mesi per Gianluigi Sarcone e 3 anni per Carmine Sarcone (questi ultimi entrambi già in carcere), infine poco più di un anno per Giuseppina Sarcone.
La Suprema Corte, sempre in chiave reggiana, ha confermato le dure condanne per il 40enne Salvatore Muto (16 anni per false fatturazioni) e per Salvatore Procopio di Gualtieri (14 anni per le armi). Relativamente all’aggravante mafiosa quattro imputati la ridiscuteranno in Appello, fra cui Rosario Lopez Errico di Cadelbosco Sopra (condannato a 4 anni in secondo grado). Torna in Appello anche Giuseppe Caso di Correggio (11 anni e 4 mesi la pena originaria) che discuterà la messa in continuazione con un’altra sentenza. Inalterati i risarcimenti alle parti civili.




