Contatti tra Francesco Viterbo, presunto affiliato alla 'ndrangheta, e Antonio Iaquinta, cugino del padre dell'ex calciatore Vincenzo. Anche di questo oggi si è parlato in aula bunker a Torino alla ripresa del processo Fenice sulla presenza della criminalità organizzata in Piemonte.
È accaduto durante la testimonianza di un maresciallo del Gico della Guardia di Finanza in relazione all'interessamento di Viterbo alla politica piemontese.
Nel 2019 Antonio Iaquinta (che non è indagato) si candidò alle regionali con la lista Libertas UDC-Ppe e non fu eletto. Fu una delle diverse persone con cui Viterbo - condannato a 7 anni e 7 mesi nella parte del processo che si è svolta con il rito abbreviato - ebbe dei contatti. Il cugino, l'imprenditore Giuseppe Iaquinta, è stato condannato a Reggio Emilia nell'inchiesta di 'ndrangheta chiamata Aemilia.
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