“Incomprensibile il silenzio della Prefettura di Vibo Valentia sulla richiesta di invio di una Commissione di accesso agli atti al Comune di Tropea avanzata dal presidente dell’Antimafia, Nicola Morra, per accertare infiltrazioni mafiose nell’ente e condizionamenti sugli attuali amministratori”. È quanto denunciano il consigliere comunale di minoranza di Tropea, Massimo L’Andolina, e l’ex consigliere Massimo Cono Pietropaolo. Quest’ultimo, dopo la vicenda del cimitero degli “orrori” di Tropea, dichiara di aver “denunciato atti amministrativi poco chiari, ma non essendo mai stato ascoltato ho preferito dimettermi, avendo subito intimidazioni di ogni tipo, specie sui social, dopo essermi schierato contro l’attuale amministrazione del sindaco Macrì”.
Il consigliere L’Andolina si rivolge invece al prefetto di Vibo, Roberta Lulli, poiché “il silenzio rispetto alla richiesta del presidente della Commissione antimafia Nicola Morra, che non è l’ultimo della classe, lascia perplessi e solo una Commissione di accesso agli atti può chiarire in maniera inoppugnabile la correttezza degli atti prodotti dall’attuale Giunta”. Il presidente dell’Antimafia Morra ha dal canto suo evidenziato – richiamando la precedente relazione di scioglimento di Tropea – i legami degli attuali amministratori con pregiudicati e già sorvegliati speciali, puntando l’indice anche sugli appalti al Porto e le stabilizzazioni al Comune.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736