Auto con il doppiofondo per nascondere la droga che la famiglia 'Cristello', base a Seregno (Monza) e riferimento della Locale della 'ndrangheta in Brianza, spostava con la finalità di "importare sul territorio nazionale ingenti quantitativi di droga".
E' quanto emerso dall'indagine dei carabinieri sui presunti sodali all'organizzazione criminale, arrestati questa mattina su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.
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Lo stupefacente, cocaina, hashish e marijuana, veniva custodito - in base alla ricostruzione degli investigatori - in appartamenti o garage nella disponibilità degli indagati, tra le province di Monza e Como, che grazie alla compiacenza di officine meccaniche e ricambi auto, veniva sistemata in appositi vani ricavati nelle auto del gruppo criminale. Per "difendere" i loro affari, gli indagati avevano a disposizione un arsenale, tra cui una decina di pistole di vario calibro sequestrate dagli investigatori. Uno dei canali preferenziali di acquisto dello stupefacente era la Spagna: "ho un altro investimento da fare...portano dalla Spagna", ha detto intercettato Carmelo Cristello, braccio destro del cugino Umberto, ritenuto il vertice della Locale brianzola, "il rischio ormai è basso perché hanno ridotto le pene da paura... Meno di tremila non te li danno, quando prendi 3 kg ti metti piano piano a venderli e la pagano... Tutti si fanno una canna".
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