‘Ndrangheta: Dda Brescia, la suora arrestata portava ordini in carcere

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  05 dicembre 2024 13:29

 È stata messa agli arresti domiciliari dal gip di Brescia con l’accusa di concorso in associazione di stampo mafioso suor Anna Donelli. La donna di 57 anni è accusata dalla Dda di Brescia di essersi messa “a disposizione degli esponenti” del clan di ‘ndrangheta dei Tripodi radicato nel Bresciano e legato alla cosca calabrese degli Alvaro, tramite “la propria opera di assistente spirituale all'interno delle carceri “per trasmettere ordini, direttive, aiuti morali e materiali ai soggetti sodali o contigui al sodalizio reclusi in carcere”, “ricevendo informazioni dai detenuti utili per meglio pianificare strategie criminali di reazione alle attività investigative delle Forze dell'ordine e dell'Autorità giudiziaria”, “favorendo lo scambio informativo tra i detenuti e i loro prossimi congiunti nel caso di divieti di colloqui”, e infine “risolvendo dissidi e conflitti tra i detenuti all'interno del carcere”.

E ci sono anche politici locali tra i destinatari dell’ordinanza custodia cautelare richiesta dalla Dda di Brescia nell’ambito dell’inchiesta della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza. Giovanni Acri, ex consigliere comunale in quota Fd’I, messo agli arresti domiciliari è accusato di concorso in associazione di stampo mafioso perché almeno a partire dal 2018 in qualità di medico, in particolare avrebbe prestato “soccorso e cure mediche” a uomini appartenenti o vicini al clan di ‘ndrangheta dei Tripodi. In particolare, avrebbe medicato un uomo rimasto ferito durante una rapina ai danni di un furgone portavalori commessa in concorso con Francesco Tripodi, all'epoca latitante. È indagato per voto di scambio aggravato dall’agevolazione mafiosa Mauro Galeazzi, una volta candidato alle elezioni comunali di Castel Mella, perché, tra ottobre 2020 e ottobre 2021x avrebbe accettato la “promessa” di Stefano e Francesco Tripodi di farsi procurare dei voti in cambio del suo intervento per “l'aggiudicazione di concessioni, autorizzazioni, appalti, lavori e servizi pubblici” al clan. Anche Galeazzi, militante della Lega, è stato sottoposto agli arresti domiciliari dal gip Andrea Guerrerio. (AGI)

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