'Ndrangheta, droga, omicidi, corruzione: un anno di attività del Comando provinciale di Catanzaro

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  05 giugno 2020 15:06

Resoconto dell'attività del Comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro dal 17 giugno 2019 al 30 maggio 2020.

17 giugno 2019 - Rapine - I Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Lamezia Terme su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due giovani lametini, responsabili di svariate rapine commesse dal 2013 al dicembre 2018. La vittima ricorrente dei due arrestati era un sessantenne lametino, ma i Carabinieri hanno documentato la partecipazione dei due giovani anche in altre rapine, come quando, sul lungomare di Catanzaro Lido, aggredivano un passante e, minacciandolo con un coltello, si facevano consegnare lo smartphone e poche decine di euro.

24 giugno 2019 – Operazione “LAST GENERATION” - I Carabinieri della Compagnia di Soverato eseguivano un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro – D.D.A., nei confronti di 24 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso e dall’ingente quantitativo, di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, di porto illegale di armi da fuoco, di favoreggiamento e di furto aggravato. Le indagini dei Carabinieri avevano permesso di documentare la gestione organizzata dell’attività di spaccio (cocaina, hashish e marijuana) da parte del sodalizio con base operativa nel soveratese e con proiezioni anche in altre realtà nazionali. Venivano registrate anche transazioni economiche inerenti ai traffici illeciti per oltre mezzo milione di euro, da cui scaturiva l’emissione di un decreto di sequestro preventivo per pari importo nei confronti degli indagati.

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25 giugno 2019 – Estorsione – A Nocera Terinese (CZ), i Carabinieri della locale Stazione traevano in arresto in flagranza di reato un giovane del posto, responsabile del reato di estorsione. Il malvivente aveva preso di mira un commerciante da cui si faceva consegnare periodicamente del denaro, fino a quando, una tante volte in cui passava a ritirare “la sua parte”, veniva bloccato dopo aver intascato 400 euro. Veniva così interrotta una lenta agonia durante la quale il malvivente aveva sottratto, in poco meno di tre anni, quasi 15.000 euro al commerciante nocerese.

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27 giugno 2019 – Estorsione -  I Carabinieri della Compagnia di Catanzaro eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due catanzaresi ritenuti responsabili di estorsione, messa in atto con la tecnica del “cavallo di ritorno”. Il malcapitato aveva rifiutato di pagare la somma richiesta di 400,00 euro per avere indietro la propria autovettura rubatagli qualche giorno prima e si era rivolto ai Carabinieri. Dopo alcuni giorni di serrate indagini, i due malfattori venivano incastrati e tratti in arresto dai Carabinieri.

3 luglio 2019 – Furti in abitazione – Fermata banda di slavi - I Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, su segnalazione di un militare dell’Arma libero dal servizio, intervenivano in Cropani Marina (CZ) per furto in abitazione in atto. All’arrivo dei Carabinieri, tre malviventi di dileguavano nelle campagne, mentre due ulteriori complici si davano alla fuga a bordo di un’auto di grossa cilindrata che circolava con targhe rubate. Ne scaturiva un inseguimento per circa 15 chilometri, al termine del quale i malviventi venivano bloccati e arretati. All’interno dell’autovettura venivano rinvenuti numerosi attrezzi da scasso, materiale per il travisamento nonché un lampeggiante del tipo in uso alle forze di polizia.  

5 luglio 2019 - Lamezia Terme (CZ). Saccheggiato ripetitore Vodafone - Refurtiva recuperata dai Carabinieri - Batterie di alimentazione per un valore stimato di circa 10.000 euro. Questo il bottino portato a casa dai malviventi che avevano “depredato” una delle stazioni radio base della società Vodafone sita a Lamezia Terme. I Carabinieri della locale Compagnia avevano avviato immediate ricerche, partendo proprio dal luogo del furto e battendo tutte le vie di fuga possibili che avrebbero potuto percorrere i malfattori. Un attento rastrellamento in un terreno non molto lontano dalla stazione trafugata ha permesso ai Carabinieri di recuperare la costosa refurtiva che veniva restituita alla società proprietaria.

23 luglio 2019 – Operazione “PRISONERS TAX” – Sgominato dai Carabinieri della Compagnia di Soverato un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, radicato sul territorio e collegato a diverse cosche di ‘ndrangheta dell’area catanzarese e reggina. Sono 25 gli indagati nei cui confronti i Carabinieri eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A.. Le attività investigative dell’Arma avevano consentito di ricostruire le dinamiche inerenti alla gestione dell’attività di spaccio (cocaina, hascisc e marijuana) nei comuni catanzaresi di San Sostene, Davoli, Montepaone e Gasperina, ma anche fuori regione, segno di una leadership della ‘ndrangheta, capace di imporre prezzi concorrenziali. Inoltre, venivano documentate più di cento cessioni di sostanza stupefacente e tratte in arresto in flagranza di reato 12 persone. Dalle indagini era emerso che i proventi illeciti venivano anche utilizzati per il sostentamento di detenuti per associazione di tipo mafioso reclusi in diversi istituti penitenziari in Italia.

16 agosto 2019 – Droga – I Carabinieri della Stazione di Catanzaro Gagliano, coadiuvati da personale dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori “Calabria”, rinvenivano e distruggevano 116 arbusti di canapa indiana lungo un impervio costone della Contrada Cavaglioti. La piantagione, dotata di un sofisticato sistema di irrigazione, aveva un’altezza media di due metri ed era in piena fioritura. All’ingrosso avrebbe fruttato circa 100.000 euro.

18 agosto 2019 – Armi e Droga – I Carabinieri della Compagnia di Girifalco, a Curinga, traevano in arresto un soggetto per coltivazione di stupefacenti, detenzione e porto di arma clandestina. L’uomo veniva sorpreso, in contrada Samboni, mentre era intento a curare la piantagione di cannabis indica, costituita da 332 piante di varia altezza, distribuite su più siti terrazzati. Nel fermarlo, gli operanti lo trovavano in possesso di una pistola revolver carica con sei colpi e risultata clandestina. La contestuale perquisizione dell’abitazione permetteva il rinvenimento di ulteriori 3 chilogrammi di marijuana e di materiale utile per il confezionamento.

21 agosto 2019 – Droga – I Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del locale Tribunale nei confronti di 4 soggetti di Nocera Terinese (CZ) ritenuti responsabili di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa documentava l’attività di spaccio messa in atto lungo il litorale tirrenico del comune di Nocera Terinese e individuava, quale base logistica delle attività delittuose, un esercizio commerciale sito nella frazione marina dello stesso comune.

22 agosto 2019 – Arresto Latitante – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catanzaro, congiuntamente ai Carabinieri del ROS e del Comando proviciale di Messina, traevano in arresto il latitante Francesco RIITANO, classe 1980, elemento di spicco della cosca Gallace di Guardavalle (CZ). L’uomo era gravato da un provvedimento di cattura, emesso il 2 maggio 2017, dal GIP del Tribunale di Milano, per avere promosso e diretto un’organizzazione finalizzata all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sud-America.

25 agosto 2019 – Droga – I Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase, in quella Località Mitoio, intercettavano e traevano in arresto un giovane per produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti. Veniva scoperta una piantagione di canapa indiana composta da 60 piante alte oltre 2 metri. A nulla è valso il tentativo dell’uomo di darsi alla fuga alla vista dei militari, che riuscivano a bloccarlo.

6 settembre 2019 – Droga – I Carabinieri della Stazione di Tiriolo, coadiuvati da personale della Stazione Gagliato e dello Squadrone Eliportati Cacciatori “Calabria”, rinvenivano in una zona impervia di Tiriolo, in località Magri, una piantagione di canapa indica composta da 98 piante dell’altezza media di 2 metri, alimentate con un sistema idraulico artigianale.

13 settembre 2019 – Operazione “CRISALIDE 3” – I Carabinieri dei Nuclei Investigativi di Catanzaro e di Lamezia Terme eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 28 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, estorsione e ricettazione. Le indagini, coordinate dalla D.D.A. catanzarese, permettevano di documentare la perdurante condotta associativa di alcuni indagati nonostante il loro stato di detenzione carceraria, nonché il reclutamento di nuove leve e un’intensa attività di vendita di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana) nei quartieri centrali di Lamezia Terme. L’organizzazione controllava capillarmente il territorio e teneva sotto scacco commercianti e imprenditori a colpi di danneggiamenti, talvolta messi in atto anche con l’uso di ordigni esplosivi. Il blitz ha rappresentato un ulteriore appendice di altre operazioni messe in atto dall’Arma dei Carabinieri contro le consorterie ‘ndranghetiste attive nella Piana di Lamezia Terme.

 

23 settembre 2019 - Droga - I Carabinieri della Stazione di Guardavalle traevano in arresto, in flagranza di reato, un 26enne di  Montepaone, mentre viaggiava a bordo dell’autovettura sulla SP 141. Nell’abitacolo venivano rinvenute 2 grosse buste in plastica, contenenti 2 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

14 ottobre 2019 – Operazione “ORTHRUS” – Nelle province di Catanzaro, Vibo Valencia e Roma, i Carabinieri nel Nucleo Investigativo di Catanzaro eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 17 indagati, affiliati alla cosca di ‘ndrangheta “IOZZO-CHIEFARI” attiva nel catanzarese. Ai membri del sodalizio criminale sono stati contestati i reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed estorsioni. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica - D.D.A. di Catanzaro,  documentavano l’operatività dell’organizzazione in particolare nei comuni di Chiaravalle Centrale e Torre di Ruggero, la disponibilità da parte di alcuni indagati di numerose armi, anche da guerra, e l’illecito controllo di attività imprenditoriali e commerciali sul territorio. Inoltre, le attività investigative hanno consentito di fare chiarezza sulle dinamiche di un tentato omicidio e di un duplice omicidio, consumati nel 2005 e nel 2009 in Chiaravalle Centrale. Durante l’esecuzione del provvedimento, nel corso delle perquisizioni effettuate, sono state rinvenute numerose armi, anche del tipo da guerra, nella disponibilità di uno degli indagati principali

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21 ottobre 2019 - Omicidio - I Carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme, al termine di una  serrata attività investigativa, davano esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica lametina, nei confronti di un 54enne del posto, ritenuto responsabile dell’omicidio del nuovo compagno della ex moglie. Le indagini condotte dai Carabinieri avevano consentito di accertare che l’arrestato, dopo aver pedinato l’ex moglie, aveva raggiunto il nuovo compagno della donna mentre, alla guida della propria auto, stava rincasando. In quella circostanza, accecato dalla forte gelosia, l’uomo esplodeva, con una pistola clandestina calibro 7,65, tre colpi, attingendo mortalmente al petto la vittima.

 7 novembre 2019 – Droga e Armi – I Carabinieri della Compagnia di Girifalco, con l’ausilio di un’unità cinofila dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un giovane curinghese poiché trovato in possesso di oltre 700 grammi di marijuana suddivisi in più involucri, in buona parte nascosti in un frigorifero, una macchina per il confezionamento sottovuoto, materiale per il confezionamento e il taglio degli stupefacenti. All’interno dell’abitazione del soggetto venivano rinvenute anche più di 220 cartucce di vario calibro, due fucili calibro dodici, di cui uno a canne mozze, e una pistola Cal. 9, tutto illegalmente detenuto e con matricola punzonata. Trovati anche un passamontagna e un artifizio pirotecnico rudimentale.

23 novembre 2019 – Estorsione – A Girifalco, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro, unitamente ai Carabinieri della locale Compagnia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 soggetti ritenuti responsabili di estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica - D.D.A. di Catanzaro, sono scaturite dalla richiesta di aiuto delle vittime che, stremate emotivamente  ed economicamente, decidevano di rivolgersi ai Carabinieri. Le attività investigative degli operanti consentivano di dimostrare reiterate condotte estorsive poste in essere dai due indagati.

28 novembre 2020 - Squillace (CZ). Contrasto alla prostituzione - I Carabinieri della Compagnia di Catanzaro eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Catanzaro a carico di un 34enne di Borgia (CZ), accusato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le indagini dei Carabinieri avevano messo in evidenza come l’indagato gestisse, di fatto, un appartamento di Squillace Lido (CZ) come una vera e propria casa di prostituzione, in particolare procacciando i soggetti dediti al meretricio, solitamente contattati mediante siti web a luci rosse, e provvedendo a tutte le relative esigenze logistiche per la loro attività all’interno della casa.

13 gennaio 2020 – Furto ed Estorsione – I Carabinieri della Compagnia di Catanzaro traevano in arresto in flagranza di reato un giovane e sottoposto a fermo di indiziato di delitto altri due soggetti, tutti appartenenti al gruppo criminale operante nel comprensorio catanzarese, che si erano resi responsabili di estorsione messa in atto attraverso il c.d. metodo del “cavallo di ritorno”. Le indagini scaturivano da una denuncia di furto di autovettura cui seguiva una richiesta di denaro da parte dei 3 indagati, i quali, dopo una prolungata contrattazione, avevano imposto la somma di 300,00 euro alla vittima del furto per riavere l’auto indietro.

25 gennaio 2019 – Furti – I Carabinieri della Stazione di Borgia eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro nei confronti di 4 soggetti, ritenuti responsabili di vari furti in abitazione, commessi, tra febbraio e maggio 2019, nel territorio di Borgia. Gli indagati, tutti di etnia slava e residenti in Quagliano (NA), agivano in modo organizzato, colpendo obiettivi segnalati da soggetti del posto connessi con il gruppo criminale attivo nell’area catanzarese.

5 febbraio 2020 – Tentato Omicidio – I Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, a Belcastro (CZ), sottoponevano a fermo di indiziato di delitto un soggetto ritenuto responsabile di tentato omicidio, maturato in un contesto di criminalità organizzata. Il fermato, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, a seguito di una lite per futili motivi nella piazzetta centrale del piccolo paese catanzarese, era venuto alle mani con uno zio e un cugino. Successivamente l’uomo si era allontanato a bordo della propria autovettura, salvo poi farvi ritorno imbracciando un fucile con munizionamento a pallettoni, con cui esplodeva due colpi all’indirizzo dei predetti parenti. Questi ultimi riuscivano a ripararsi dietro un’autovettura parcheggiata nelle immediate vicinanze, che veniva danneggiate dai proiettili.

21 febbraio 2020 – Armi e Ricettazione – I Carabinieri della Compagnia di Soverato traevano in arresto, a Montepaone (CZ), un soggetto appartenente a una cosca di ‘ndrangheta operante nel comprensorio soveratese. L’uomo, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, veniva accusato di detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni, oltre che di ricettazione, poiché, durante una perquisizione domiciliare venivano rinvenute due pistole e oltre 70 cartucce. Allargando le ricerche in altra abitazione venivano recuperati 3.400 euro in contanti, 4 bilancini di precisione e del materiale verosimilmente utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. Da ulteriori accertamenti è emerso come una delle armi risultasse oggetto di furto, perpetrato nel mese di marzo 2018 presso una nota armeria di Catanzaro.

09 aprile 2020 – Droga – I Carabinieri della Compagnia di Catanzaro, nel quartiere Aranceto del capoluogo, arrestavano un uomo che deteneva presso la propria abitazione 1 kg e 500 gr. netti di cocaina, suddivisi in una trentina di confezioni. L’uomo aveva inutilmente cercato di liberarsi della sostanza, lanciandola dalla finestra all’arrivo dei Carabinieri

22 aprile 2020 – Operazione “PARCO EOLICO” – I Carabinieri della Compagnia di Soverato eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del Sindaco del Comune di San Vito sullo Ionio (CZ), indagato per istigazione alla corruzione e corruzione per l’esercizio della funzione. Le indagini, iniziate nell’estate del 2019 dopo la denuncia di un amministratore del comprensorio soveratese, mettevano in luce le vicende corruttive legate alla realizzazione del parco eolico nel comune di San Vito sullo Ionio (CZ).

06 maggio 2020 – Usura ed Estorsione – I Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, nei confronti di 3 soggetti di Isola di Capo Rizzuto (KR), ritenuti responsabili dei reati di usura ed estorsione, commessi in danno di un commerciante di Cropani (CZ). Il provvedimento scaturiva da un’attività investigativa sviluppata dai Carabinieri con la direzione della Procura della Repubblica - D.D.A. di Catanzaro, avviata a seguito della denuncia presentata, presso la Stazione Carabinieri di Cropani nel novembre 2019, dalla vittima. Le indagini hanno consentito di accertare lo “stato di bisogno” della vittima, indotta a ricorrere, nel 2010, a canali abusivi di credito, ricevendo in prestito dagli usurari la somma originaria di € 4.000, con l’applicazione di tassi usurai pari al 100% annuo. Venivano documentate le ricorrenti condotte estorsive messe in atto nei confronti della vittima, cui venivano rivolte minacce di morte anche attraverso l’uso di una pistola. I fatti oggetto delle indagini sono stati inquadrati in un più ampio contesto di matrice ‘ndranghetista, attesa la riconducibilità dei soggetti destinatari del provvedimento cautelare a una famiglia gravitante nell’ambito delle cosche di Isola di Capo Rizzuto. Nel corso della perquisizione domiciliare eseguita dagli operanti sono stati rinvenuti anche il libro contabile degli usurai, contenente nominativi di debitori e relativi crediti, e formule di affiliazione alla ‘ndrangheta trascritte su degli appunti.

08 maggio 2020 – Usura ed Estorsione – I Carabinieri della Compagnia di Soverato davano esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica – D.D.A., nei confronti di una coppia di coniugi di Guardavalle (CZ), ritenuti responsabili dei reati di usura ed estorsione commessi in danno di due commercianti della stessa cittadina. Le indagini avevano avuto inizio nel maggio 2019, a seguito della denuncia presentata ai Carabinieri dalle vittime, titolari di un esercizio commerciale e di un’attività produttiva nel soveratese. Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini consentivano di accertare lo stato di bisogno delle vittime, indotte a ricorrere a canali abusivi di credito, ricevendo in prestito dagli usurari la somma iniziale di € 20.000, con tassi fino al 200%. Venivano anche documentate le ricorrenti condotte estorsive messe in atto dagli indagati nei confronti delle vittime, mediante minacce di morte e percosse, altresì finalizzate all’impossessamento di beni immobili e di attività commerciali di proprietà delle stesse. I fatti oggetto delle indagini venivano inquadrati in un contesto ‘ndranghetista, attesa la riconducibilità degli indagati alla cosca GALLACE, attiva nell’area ionica catanzarese. Nel medesimo contesto, è stato eseguito un sequestro preventivo di beni riconducibili agli indagati per un valore complessivo di oltre 90.000 €.

30 maggio 2020 – Coltivazione di CannabisOperazione “ORO VERDE” – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro, al termine di una specifica attività investigativa, hanno localizzato un vivaio nel comune di Sellia Marina (CZ), all’interno del quale un’area di 3.000 metri quadrati era stata adibita a piantagione di cannabis con circa 10.000 piante già in stato avanzato di sviluppo. Il sito si presentava come una serra allestita di tutto punto, con impianto centralizzato per l’irrigazione giornaliera delle piante e ventilatori di grossa potenza per assicurare la circolazione dell’area e il mantenimento delle temperature e dell’umidità necessari per lo sviluppo delle piante. L’intervento dei Carabinieri avveniva dopo un periodo di osservazione svolto anche grazie allo Squadrone Carabinieri Cacciatori “Calabria”. All’atto dell’irruzione dei Carabinieri è stato bloccato un 54enne di Sellia Marina, custode e titolare del vivaio. Lo stesso veniva tratto in arresto per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti. Nello stesso sito veniva individuata un’area predisposta per l’essiccamento delle infiorescenze e delle foglie della cannabis per la preparazione della marijuana. Si tratta di uno dei sequestri più significativi effettuati nella provincia di Catanzaro negli ultimi anni, per quanto concerne la coltivazione di piante di cannabis proibite dalla legge. Le piante rinvenute avrebbero potuto fruttare un guadagno di circa 9.000.000 € nel mercato all’ingrosso.

 

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