‘Ndrangheta e voto di scambio nel Lametino: coinvolti politici, un carabiniere e un giornalista (I NOMI)

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images ‘Ndrangheta e voto di scambio nel Lametino: coinvolti politici, un carabiniere e un giornalista (I NOMI)

  03 maggio 2021 12:10

Diciannove misure cautelari e 43 indagati, tra cui amministratori locali, carabinieri, un avvocato. Nome in codice: "Alibante". Sono i numeri e i dettagli dell'operazione che questa mattina ha portato all'emissione di 19 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, consumata e tentata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta. Tra gli indagati c'è anche Pasquale Motta, direttore di Lac news, coinvolto nel ruolo di ex candidato a sindaco di Nocera Terinese. E' accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. L'operazione, condotta dalla Dda di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri, ha riguardato i comuni di Falerna e Nocera Terinese, nell'alto Lametino.

Banner

"È una di quelle indagini che riteniamo importanti per l'opera di liberazione di pezzi di territorio della Calabria. Il reato principale è associazione di stampo mafioso, estorsione,  voto di scambio. In questo caso ci troviamo a Falerna, va avanti dal 2017 e i carabinieri con la loro capacità e dedizione hanno portato molti elementi probatori. Vorrei che questa indagine fosse un ulteriore segnale ai lametini a darci fiducia, non devono stancarsi mai di rivolgersi a noi. Abbiamo due persone che hanno denunciato perché soffocate dal clan Bagalà e questa fiducia è stata ben riposta", ha detto Nicola Gratteri nella conferenza stampa di questa mattina. 

Banner

Antonio Montanaro, Comandante provinciale dei carabinieri di Catanzaro.: "È stata data esecuzione a un'ordinanza verso 19 soggetti con l'accusa di estorsione, corruzione oltre che associazione mafiosa. L'attività è iniziata con l'istituzione del comando del gruppo dei carabinieri a Lamezia.  Fondamentali le dichiarazioni di due imprenditori con i quali Bagalà aveva intrapreso delle attività imprenditoriali nel campo turistico.  Di fatto, però, la cosca voleva acquisire la titolarità delle attività.  Da qui le denunce dei due operatori economici. La cosca da oltre 30 anni opera in questa zona, per lo più acquisendo attività economiche nel campo alberghiero. Vi sono ripetuti tentativi di infiltrazioni nelle amministrazioni comunali di Nocera e Falerna. Abbiamo registrato un appuntato dei carabinieri e attuale vicesindaco di Nocera che è stato posto ai domiciliari". 

‘Ndrangheta e voto di scambio. Colpo alla cosca “Bagalà” attiva tra Nocera Terinese e Falerna, 19 misure cautelari (I NOMI)

A seguire negli anni l'indagine è stato il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla: "Un'attività complessa che ci ha impegnato per alcuni anni. La cosca Bagala è comparsa in concomitanza di varie attività di indagine sulle cosche tradizionali come Iannazzo di Sambiase. La cosca ha mantenuto rapporti stretti con esponenti di cosche di primo livello della piana di Gioia Tauro per acquisire terreni finalizzati alla coltivazione di cipolla rossa di Tropea. Ma anche con soggetti criminali del Vibonese. La cosca si era data un'impronta imprenditoriale e ciò li aveva portati ad interagire con esponenti istituzionali e politici. Incidevano sulle dinamiche elettorali e avevano contatti con alcuni esponenti delle forze dell'ordine soprattutto nel divulgare notizie sensibili, in cambio di sostegno elettorale. Abbiamo registrato turbative di aste pubbliche e infiltrazioni nell'attività amministrativa di Falerna - è coinvolto l'ex sindaco- e Nocera - è coinvolto l'attuale vicesindaco. Ci si rivolgeva al capocosca per risolvere qualsiasi genere di problema".

Banner

Il colonnello Sergio Molinari, nuovo Comandante del Gruppo Carabinieri di Lamezia Terme: "Il nome Alibante deriva dal mito di un demone, così come lo è la presenza delle cosche sul territorio. Abbiamo eseguito tutte le misure e ha avuto aderenze con altre realtà fuori dalla Calabria, perché provvedimenti sono stati eseguiti in altre regioni. È una indagine significativa perché è la prima operazione antimafia da quando è stato istituito il gruppo. È un sodalizio criminale che si è emancipato con forti aderenze nel mondo imprenditoriale e politico". 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner