'Ndrangheta, Guardavalle capitale dello spaccio internazionale di droga: pene ridotte in Appello

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Operazione Molo 13
  11 febbraio 2025 13:17

di STEFANIA PAPALEO

Associazione  a delinquere dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, commercio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di arma da fuoco. Pesanti le accuse che, ad aprile del 2021, avevano dato vita all'operazione Molo 13, con decine di arresti di presunti affiliati al temibile clan Gallace operante a Guardavalle, nel versante ionico catanzarese. A luglio del 2023 la prima sentenza che aveva portato alla condanna di 15 imputati che avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato direttamente dal gup Antonella De Simone. Oggi il verdetto della Corte d'Appello di Catanzaro, presieduta da Alessandro Bravin (a latere: Assunta Maiore e Elvezia Antonella Cordasco) che, in riforma di quella sentenza, ha escluso l'aggravante mafiosa e ridotto le pene per 10 imputati.

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Al centro dell'indagine, un grave quadro indiziario a carico di esponenti di spicco della cosca di 'ndrangheta radicata sul territorio di Guardavalle e riconducibile alla famiglia Gallace, che, secondo la Dda di Catanzaro, avrebbero messo in atto una ramificata organizzazione criminale transazionale con lo scopo di agevolare l’associazione di stampo ‘ndranghetistico, caratterizzata da marcati profili operativi internazionali, capace di pianificare ingenti importazioni di cocaina dal Sud America (Colombia, ma anche Brasile) e di “piazzarla” in Europa (Spagna, Olanda, Inghilterra e Slovenia), Nuova Zelanda e Australia.

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Da lì gli arresti tra Calabria, Sicilia, Puglia, Lazio, Toscana, Liguria, Piemonte e Lombardia che avrebbero confermato ancora una volta il presunto ruolo verticistico assunto da uno degli esponenti di vertice del sodalizio di ‘ndrangheta,  che, nel corso degli ultimi decenni, si è trasformata in una vera e propria impresa criminale attraverso numerose attività illecite, che hanno consentito di accrescere la potenza militare ed economica e di acquisire un controllo sempre più penetrante del territorio della fascia ionica a cavallo delle province di Catanzaro e Reggio Calabria, con diramazioni nell'hinterland laziale, toscano e lombardo.

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Tra 90 giorni il deposito della sentenza, con le motivazioni che hanno indotto i giudici di secondo grado a ridurre le pene a carico degli imputati.

I NOMI DEGLI IMPUTATI E LA SENTENZA DI OGGI

Agazio Andreacchio, 44 anni di Guardavalle (2 anni e 4 mesi di reclusione e 12.000 euro di multa)
Giuseppe Bava, 44 anni di Guardavalle (condanna alle spese processuali)
Nicola Chiefari, 48 anni di Guardavalle (15 anni e 4 mesi di reclusione).
Emanuele Fonti, 61 anni di Messina (9 anni di reclusione e 32.000 euro di
multa)
Bruno Gallace, 49 anni di Guardavalle (3 anni di reclusione e 16mila euro di multa)
Nicola Guido, 35 anni di Catanzaro (5 anni e 4 mesi di reclusione e 18.000 euro di multa)
Mario Palamara, 52 anni di Melito Porto Salvo (condanna alle spese processuali)
Benito Andrea Riitano, 28 anni di Soverato (8anni di reclusione e 32.000 euro di
multa)
Francesco Riitano, 41 anni di Guardavalle (16 anni di reclusione)
Paolo Riitano, 45 anni di Catanzaro (8 anni e 8 mesi di reclusione e 30.000 euro
di multa)
Agazio Andrea Samà, 47 anni di Guardavalle (ASSOLTO per non aver commesso il fatto)
Gianluca Tassone, 42 anni di Vibo Valentia (condanna alle spese processuali)
Francesco Taverniti, 47 anni di Guardavalle (condanna alle spese processuali)
Domenico Vitale, 45 anni di Guardavalle (condanna alle spese processuali)
Giuseppe Vitale, 44 anni di Catanzaro (6 anni e 2 mesi di reclusione e revoca della pena accessoria dell'interdizione legale con sostituzione dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici con 
l'interdizione temporanea dai pubblici uffici per la durata di anni 5)

COLLEGIO DIFENSIVO

Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Salvatore Staiano, Vincenzo Cicino, Guido Contestabile, Natale Ferraiolo, Beatrice Saladrini, Sergio Rotundo, Domenico Concolino, Matteo Cerenghino, Marco Feno, Raffaela Graziani, Mauro Ruga, Michele D’Agostino. 

 

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