'Ndrangheta in Emilia. La Dia confisca beni per oltre 500mila euro a un uomo dei clan

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Dia - Direzione investigativa antimafia
  17 giugno 2020 09:14

La Divisione investigativa antimafia, in esecuzione dell'odierno provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Emilia, su proposta del direttore della Dia, ha confiscato beni e immobili per un valore di oltre 500mila euro a Pasquale Brescia, 53 anni, originario di Crotone, residente a Reggio Emilia e detenuto a Parma.

Nel 2015 è stato arrestato nell'ambito della maxi inchiesta Aemilia poiché accusato di appartenere alla 'Ndrangheta operante nei territori di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza e legata alla cosca di Cutro, facente capo a Nicolino Grande Aracri.

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Nel 2018, il 53enne è stato condannato a 16 anni di reclusione per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Sempre nello stesso anno è stato condannato a 6 anni e 9 mesi di reclusione: secondo gli inquirenti aveva intestato fittiziamente alla moglie la società di ristorazione 'Antichi Sapori' per eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione. In collaborazione con i colleghi del Centro operativo di Milano e della sezione operativa di Catanzaro, la Dia di Bologna ha posto sotto sequestro un appartamento a Milano, due terreni in Calabria e diversi rapporti finanziari. 

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