‘Ndrangheta in Toscana. Sequestrata a Montecatini una pizzeria intestata alla convivente di un membro della cosca di Zungri

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images ‘Ndrangheta in Toscana. Sequestrata a Montecatini una pizzeria intestata alla convivente di un membro della cosca di Zungri

Il reato per cui hanno proceduto al sequestro i Carabinieri, è “trasferimento fraudolento di valori” con l’aggravante della finalità mafiosa (artt. 512-bis e 416-bis.1 c.p.), contestato sia al citato indagato che alla consorte

  25 gennaio 2021 10:52

Il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Firenze sta dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p., emesso dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Firenze (Dott.ssa Sara Farini) su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia del capoluogo toscano diretta dal Procuratore Dott. Giuseppe Creazzo, avente ad oggetto l’azienda commerciale “La Contessa”, esercente l’attività di pizzeria (valore commerciale di circa 100.000 euro), ubicata a Montecatini Terme (PT) in Piazza Italia e riconducibile a NAVARRA Valerio cl.’93, soggetto calabrese trasferitosi nel 2016 in Toscana, attualmente detenuto, ritenuto organico alla cosca di ‘ndrangheta di Zungri (VV).

Il reato per cui si procede è “trasferimento fraudolento di valori” con l’aggravante della finalità mafiosa (artt. 512-bis e 416-bis.1 c.p.), contestato sia al citato indagato che alla convivente. L’attività investigativa coordinata dal Sost. Proc. Dott.ssa Giuseppina Mione, nel cui ambito è stato emesso il provvedimento ablativo in argomento, ha tratto spunto da due precedenti indagini, coordinate rispettivamente dalle Procure Distrettuali Antimafia di Firenze e di Catanzaro. In particolare: la prima (operazioni convenzionalmente denominate “Sabbia I e II” eseguite il 31.05.2019 e il 12.12.2019), ha consentito di disvelare un fiorente traffico di sostanze stupefacenti (principalmente marijuana e cocaina) realizzato da soggetti albanesi, in provincia di Firenze, con il coinvolgimento del NAVARRA che coltivava, nel diretto interesse della cosca di riferimento, qualificati rapporti criminali con i suddetti trafficanti; in sede di giudizio abbreviato, il NAVARRA è stato condannato in 1° grado alla pena di 5 anni di reclusione per “traffico di stupefacenti” (art. 73 DPR 309/90); la seconda, (seguita il 18.06.2020) stralciata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Firenze e trasmessa per competenza a quella di Catanzaro, ha permesso di contestare al NAVARRA l’appartenenza alla cosca di ‘ndrangheta operante in Zungri (VV) nonché altri reati aggravati dalla finalità mafiosa, ed è stata sviluppata in collaborazione con il Nucleo Investigativo di Vibo Valentia, costituendo un approfondimento investigativo della maxi-inchiesta denominata “Rinascita Scott”.

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Alle due indagini sopra citate sono seguiti approfonditi accertamenti patrimoniali, delegati dalla Procura della Repubblica di Firenze al Nucleo Investigativo, dai quali è emerso che l’esercizio commerciale oggetto di sequestro era stato acquistato nel gennaio 2017 dal NAVARRA, risultato essere titolare di fatto del bene, intestato tuttavia alla convivente al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale.

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