La Corte di Cassazione ha annullato la confisca disposta a Teresa Rachiele, moglie del boss di 'ndrangheta Damiano Vallelunga, difesa dall'avvocato Paola Stilo.
Oltre a terreni e conti correnti, fra i beni sottoposti a sigillo c'era anche la casa del boss Damiano Vallelunga, per decenni boss tra vibonese e il Soveratese.
Vallelunga, a capo dell’omonimo clan di Serra San Bruno, detto “Viperari, è stato ucciso a Riace il 27 settembre del 2009 davanti al santuario dei santi Cosma e Damiano.
L'omicidio è stato organizzato dal clan Gallace di Guardavalle, Leuzzi di Stignano e Ruga di Monasterace entrati in guerra con Damiano Vallelunga per la gestione di alcuni appalti milionari nelle Serre calabresi.
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