‘Ndrangheta, la Dia di Catanzaro presenta il calendario: "Priorità aggressione ai patrimoni"

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Dia
  11 dicembre 2024 15:45

“’Follow the money’ - seguire il denaro – è una delle nostre mission, quella di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati perché ciò che più terrorizza i capi delle organizzazioni criminali come la ‘ndrangheta non è il carcere ma è il fatto di non ritrovare più il loro patrimonio una volta uscito dal carcere”. Con queste parole il Capo Centro della Dia di Catanzaro, Beniamino Fazio, ha presentato oggi in una conferenza stampa il calendario 2025 della Direzione investigativa antimafia.
    “Il direttore della Dia Carbone – ha esordito Fazio - ha voluto ripristinare il calendario dopo 20 anni e fortunatamente è andato a ruba perché il calendario spiega in modo sintetico ma chiaro una delle nostre mission, come dice il tema scelto per il calendario, 'Follow the money': individuare le risorse che consentono alle organizzazioni riminali di consolidare il loro potete. E’ di poche ore fa lo studio di Demoskopika che parla di ricavi dal settore turistico di oltre tre miliardi per le mafie, di oltre 1,6 miliardi solo da parte della ‘ndrangheta: forse il cittadino non riesce a cogliere in pieno la portata di questi dati per questo – ha proseguito il capo della Dia di Catanzaro - il nostro compito, come anche quello della stampa, è sensibilizzare su quale sia la forza della ‘ndrangheta, che ormai investe non solo in Calabria ma in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e in tante altre regioni d’Italia”. 
    L’importanza dell’aggressione ai patrimoni mafiosi è dunque una priorità per la Dia perché – ha aggiunto Fazio – “quello che più teme lo ‘ndranghetista e il mafioso non è tanto il carcere – per loro è uno status – quanto uscire dal carcere e non ritrovarsi più l’ingente patrimonio che ha illecitamente accumulato. Per questo noi concentriamo i nostri sforzi nel senso di colpire i patrimoni mafiosi, un compito peraltro che non spetta solo alla Dia o alle forze di polizia ma anche ai promotori finanziarti o agli istituti bancari, tenuti a segnare all’Uif operazioni sospette di riciclaggio. Il calendario – ha quindi concluso il Capo Centro della Dia di Catanzaro - si sofferma proprio su questa attenzione nei confronti della criminalità organizzata, soprattutto della ‘ndrangheta, che ormai, con la globalizzazione, investe nei mercati internazionali nell’era digitale, utilizzando – come dice il procuratore Gratteri - piattaforme criptate che attraverso cellulari manomessi creano algoritmi sempre più sofisticati per sfuggire alle indagini”. (

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