“Dalla lettura della sentenza contro “Grande Aracri Nicolino”, mi accorgo che, il collaboratore Vincenzo Marino, sentito per prima in merito ai fatti oggetto della sentenza, non risulta affatto menzionato”.
Lo dichiara l’avvocato Maria Laura Conidi, difensore del collaboratore di giustizia Vincenzo Marino.
L’avvocato Conidi si riferisce ad un processo in cui sono indagati Grande Aracri Nicolino, Nicoscia Salvatore e Martino Vito.
Grande Aracri era accusato del duplice omicidio di Raffaele Dragone e Tommaso De Mare uccisi a Santa Severina il 31 agosto 1999 due casi di lupara bianca, Rosario Sorrentino e Antonio Macrì scomparsi nel 2000, del duplice omicidio di Francesco Arena e Francesco Scerbo e del tentato omicidio di Pasquale ArenaLa sentenza di primo grado in Corte d' Assise di Catanzaro Ha condannato Niscoscia all' ergastolo ed isolamento diurno ad un anno, stessa cosa per Vito Martino e assolveva Nicolino Grande Aracri per non aver commesso il fatto. La corte d'assise d'appello ha inflitto l' ergastolo a tutti e tre.
I giudici di secondo grado con sentenza dell'otto luglio 2019 hanno condannato Grande Aracri al risarcimento dei danni nei confronti della parte civile, i parenti di Tommaso De Mare.
Si tratta di fatti omicidiari risalenti nel tempo per i quali Vincenzo Marino sin dal 2012 aveva reso dichiarazioni dinanzi la sottoscritta presso il carcere di Napoli Secondigliano, dinanzi a un sostituto procuratore della DDA di Catanzaro.
“Le dichiarazioni di Marino, esaustive esoprattutto molto particolareggiate in relazione a fatti e circostanze inerenti alle imputazioni oggi oggetto della sentenza, non sono confluite agli atti del procedimento. Il procuratore procedente all'epoca, si espresse in maniera encomiastica nei confronti del mio assistito, il quale, invece, ricevette a breve la revoca del programma di protezione, con il parere positivo della DDA, che si esprimeva dicendo che il Marino aveva ormai concluso le sue pendenze processuali e tutto ciò a pochi mesi dalle dichiarazioni pesantissime e del tutto convergenti con quelle oggi agli atti del procedimento contro Grande Aracri più altri, espresse dagli altri collaboratori di giustizia. Tutto ciò mi fa riflettere molto in merito al trattamento ricevuto dal Marino a seguito della revoca del programma di protezione, poi rivelatasi del tutto ingiusta in quanto i fatti a sostegno della stessa sono stati tutti dichiarati insussistenti con sentenza di assoluzione passata in giudicato”, continua l’avvocato Conidi.
“Marino ha continuato a collaborare e continua a collaborare ma nonostante richieda ripetutamente di essere sentito non viene ascoltato, nonostante le sue dichiarazioni siano oggi poste a sostegno di ordinanze cautelari di grosso spessore giudiziario (Vedi Rinascita-Scott). Quale legale del signor Marino pertanto- conclude- mi renderò parte diligente affinché tali situazioni siano chiarite nelle sedi competenti”.
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