'Ndrangheta nel Reggino, confiscati beni a un esponente del clan Bellocco

La sezione ‘Misure di Prevenzione’ della Corte d’Appello di Reggio Calabria, a conclusione di un lungo iter giudiziario avviato dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, ha disposto la confisca dei beni per un valore di 200 mila euro, con l’obbligo di soggiornare per quattro anni nel comune di residenza, nei confronti di un narcotrafficante legato alla cosca di ‘ndrangheta ‘ Bellocco’, di Rosarno.

Il provvedimento è stato eseguito dallo Scico della Guardia di Finanza e da operatori dei comandi provinciali di Reggio Calabria e di Firenze. Il patrimonio confiscato - un’imbarcazione destinata alla pesca della lunghezza di 16 metri, tre autoveicoli, un fabbricato e disponibilità finanziarie – è emerso nell’ambito delle operazioni denominate “Magma”, condotta dal Gico di Reggio Calabria, ed  “Erba di Grace” e “Buenaventura”, eseguite dal Gico di Firenze, con il coordinamento il coordinamento della Dda del capoluogo toscano. In particolare, a seguito dell’operazione “Magma”, conclusasi nel mese di novembre 2019 con l’esecuzione di 45 provvedimenti cautelari, il soggetto è stato condannato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito dell’operazione “Erba di Grace”, il soggetto è stato condannato, in secondo grado, alla pena di 4 anni di reclusione per il reato di traffico di stupefacenti. Infine, a conclusione dell’operazione “Buenaventura”, l’indagato è stato condannato, in primo grado con il rito abbreviato, a 8 anni di reclusione “per aver posto in essere manovre estorsive aggravate dal metodo mafioso funzionali al recupero di un credito usuraio accordato ad un imprenditore del senese attivo nel settore tessile, al quale aveva applicato tassi di interesse che arrivavano fino a oltre il 66% su base annua”.

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