'Ndrangheta nel Reggino, sequestro per 500mila euro a un presunto usuraio

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  23 gennaio 2024 09:37

I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione ad un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria che dispone l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni - per un valore complessivamente stimato in 500 mila euro - nei confronti di un soggetto di Taurianova (RC), il cui spessore criminale era emerso nell’operazione “Libera Fortezza”.

In particolare, le indagini avrebbero permesso di disvelare - allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento delle responsabilità - l’esistenza di un’articolata organizzazione criminale operante in Polistena che, nell’ambito della cosca Longo-Versace, aveva lo scopo di conseguire vantaggi patrimoniali dall’erogazione di prestiti usurari a imprenditori e commercianti, creare un sistema abusivo di reperibilità del credito, mantenere il controllo del territorio sottoponendo le vittime a una condizione di dipendenza economica e commettere reati contro il patrimonio e l’incolumità individuale al fine di procurarsi ingiusti vantaggi economici.

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In tale contesto il soggetto è stato rinviato a giudizio, tra gli altri, per il reato di associazione di stampo mafioso.

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In relazione alle risultanze delle attività di cui sopra, la locale Direzione Distrettuale Antimafia - sempre più interessata agli aspetti economico-imprenditoriali legati alla criminalità organizzata - ha delegato il G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria a svolgere apposita indagine a carattere economico-patrimoniale finalizzata all’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali.

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I finanzieri hanno così ricostruito, attraverso una complessa e articolata attività di riscontro, il patrimonio direttamente ed indirettamente nella disponibilità del proposto, il cui valore sarebbe risultato decisamente sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata.

Su queste basi, con il provvedimento in esecuzione, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria - allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito - ha decretato l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di 9 immobili, denaro contante nonché tutti i rapporti bancari, finanziari e relative disponibilità, per un valore complessivamente stimato in circa 500 mila euro.

L’attività di servizio in rassegna testimonia, ancora una volta, l’elevata attenzione della Guardia di Finanza che - nel solco delle puntuali indicazioni dell’Autorità Giudiziaria reggina - continua ad essere rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e della sana imprenditoria, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica.

 

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