'Ndrangheta nel Soveratese: la sentenza in Appello per 8 imputati (I NOMI)

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La conferenza stampa "Anteo"
  08 aprile 2025 16:13

di STEFANIA PAPALEO

Tra conferme, pene ridotte e un'assoluzione, la Corte d'Appello di Catanzaro porta al traguardo il troncone dell'operazione Anteo relativo alla posizione degli imputati che hanno scelto il rito ordinario.  Al centro del processo, una presunta associazione a delinquere che operava nel Soveratese e finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, tentata e consumata, con l’aggravante mafiosa, ricettazione, detenzione, porto abusivo di armi, clandestine e da guerra, detenzione di materiali esplodenti e furto.

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Queste le pesanti accuse con cui decine di carabinieri, all'alba del 17 marzo 2021, avevano bussato alla porta di 30 persone con in tasca un'ordinanza di custodia cautelare con la quale era stato interrotto, in primis, un presunto vorticoso giro di cocaina, hashish, marijuana, metadone ed eroina, anche nella forma 'cobret', nel basso Ionio-catanzarese, con centro nevralgico nell’entroterra dell’area del soveratese, in particolare nel comprensorio di Chiaravalle e comuni limitrofi e con proiezioni nelle province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.

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Le emergenze investigative avevano inoltre permesso di documentare, oltre alle dinamiche inerenti la gestione di un intenso traffico illecito di sostanze stupefacenti, la complementare attività inerente il traffico di armi e di esplosivi, che venivano approvvigionati, per la loro successiva immissione nel mercato illecito, prevalentemente attraverso la commissione di furti in abitazioni e in attività commerciali specificamente individuate.

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A supporto della presunta attività criminosa, intensi collegamenti con soggetti appartenenti o contigui ad articolazioni territoriali di ‘ndrangheta riconducibili a cosche radicate, oltre che nel catanzarese, anche nella provincia di Reggio Calabria e di Vibo Valentia.

A riscontro delle indagini, numerosi arresti in flagranza di reato, oltre che sequestrati consistenti quantitativi di sostanze stupefacente, nonché numerose armi, sia lunghe che corte, di diverso calibro, anche da guerra, numerose munizioni, rilevanti quantitativi di esplosivo (tritolo), 1 bomba a mano e artifizi della filiera pirotecnica.

IL COLLEGIO DIFENSIVO

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Giovanni Russomanno, Antonio Lomonaco, Salvatore Giunone e Arutoro Bova.

LA SENTENZA 

Aiello Domenico (cl 72) di Palermiti conferma (in primo grado: 1 anno, 6 mesi e 3mila euro di multa) 

Bertucci Ernesto (cl 80) Soverato 2 anni e 7 mesi (2 anni, 9 mesi e 3.500 euro di multa)

Chimirri Nensy Vera  (cl 92) di Nicotera assolta (7 anni, 6 mesi, 2.500 di multa)

Iozzo Luciano (cl 63) Chiaravalle Centrale 4 anni di reclusione ( 5 anni, 6 mesi e 2mila euro di multa) 

Manno Vincenzo conferma (a 3 anni, 6 mesi e 600 euro di multa).

Procopio Santino (cl 83) di Chiaravalle Centrale  1 anno e 7 mesi (1 anno, 9 mesi e 3500 euro di multa)

Rei Antonio di Chiaravalle Centrale: pena confermata  (primo grado 3 anni, 6 mesi e 600 euro di multa)

Selvaggio Clemente  (cl 95) di Vibo Valentia 8 anni e 9 mesi (9 anni e 2.400 euro di multa) 

 

 

 

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