'Ndrangheta nella Capitale: arrestato il sindaco di Cosoleto

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Sono in tutto 77 gli arresti nell'ambito dell'operazione "Propaggine" che ha portato Dia e Carabinieri a colpire la cosca di 'ndrangheta Alvaro che aveva collegamenti a Roma

  10 maggio 2022 10:02

 C'è il sindaco di Cosoleto (RC), Amedeo Gioffrè, fra le persone arrestate nell'ambito dell'operazione "Propaggine" della Dia   che ha portato all'emissione di   misure cautelari nell'ambito delle indagini sull'attività di una cosca della 'ndrangheta a Roma.

Il suo nome compare nell’elenco dei 34 soggetti raggiunti da un’ordinanza di custodia emessa dal gip su richiesta della Dda reggina. Gioffré è accusato di voto di scambio.

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Sono in tutto 77 gli arresti nell'ambito dell'operazione "Propaggine" che ha portato Dia e Carabinieri a colpire la cosca di 'ndrangheta Alvaro che aveva collegamenti a Roma. La Dia della capitale, su mandato della locale Dda, ha eseguito 43 arresti, mentre 34 (29 in carcere e altri 5 ai domiciliari) sono stati eseguiti dai carabinieri di Reggio Calabria su disposizione della Dda della città calabrese.

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Antonio Carzo, originario di Sinopoli (RC), indicato negli atti dell'operazione "Propaggine" come uno dei capi del "locale" di 'ndrangheta romano, sarebbe intervenuto personalmente, in occasione delle elezioni del 2018, in favore di Antonino Gioffrè, 47 anni, sindaco di Cosoleto, Gioffrè si trova da stamani  agli arresti domiciliari. Antonio Carzo, detto "'Ntoni Scarpacotta", sarebbe stato, insieme con Vincenzo Alvaro, uno dei due "diarchi" che guidavano il clan 'ndranghetista romano

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