Ordinanza di custodia cautelare in carcere confermata per il boss della ‘ndrangheta di Nicotera Marina e Limbadi, Pantaleone Mancuso, 63 anni, detto "Scarpuni". La Cassazione ha infatti rigettato il suo ricorso finalizzato all’annullamento della decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro a sua volta confermativa del provvedimento del gip distrettuale nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Portosalvo” scattata nell’aprile dello scorso anno. Pantaleone Mancuso è indagato quale mandante dell’omicidio di Davide Fortuna, ucciso in spiaggia a Vibo Marina il pomeriggio del 6 luglio 2012 dinanzi a moglie e figli. Fortuna sarebbe stato punito nell’ambito della guerra di mafia tra il clan dei Piscopisani, al quale risultava organico, e il clan Patania di Stefanaconi (Vv), quest’ultimo sostenuto dal boss Pantaleone Mancuso, tra i principali esponenti della ‘ndrangheta calabrese. Al boss – che sta scontando in via definitiva altre condanne all’ergastolo (omicidio di Francesco Scrugli e ferimenti di Raffaele Moscato e Rosario Battaglia, avvenuti nel marzo del 2012 a Vibo Marina) – oltre all’accusa di omicidio aggravato dalle finalità mafiose, la Dda di Catanzaro contesta pure i reati di detenzione illegale di armi e ricettazione delle stesse.
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