I carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino hanno eseguito due misure cautelari in carcere, a Reggio Calabria e Parma, nei confronti di altrettanti presunti esponenti della ‘ndrangheta, sospettati di avere commesso l’omicidio di Giuseppe Gioffrè, avvenuto nel 2004 a San Mauro Torinese.
I due pregiudicati (uno é già detenuto a Parma per altri motivi) secondo gli inquirenti l’11 luglio 2004 avrebbero ucciso Giuseppe Gioffrè, originario di Sant’Eufemia d’Aspromonte (Rc), a San Mauro Torinese (To), dove la vittima all’epoca risiedeva.
All’avvio delle indagini erano emerse la responsabilità di Stefano Alvaro, poi condannato per l’omicidio in via definitiva a 21 anni di reclusione, membro di un gruppo di fuoco composto da almeno altri due complici, all’epoca rimasti ignoti. I successivi accertamenti tecnico-scientifici, eseguiti nel maggio 2021 dal Ris di Parmacon l’ausilio di nuove tecnologie informatico-dattiloscopiche su alcuni reperti trovati vicino l’auto bruciata utilizzata per commettere il delitto, hanno consentito di individuare nuovi elementi che hanno portato all’identificazione degli altri due responsabili dell’omicidio.
Il movente del delitto sarebbe da ricondurre a una faida risalente agli anni ’60, quando la vittima, a conclusione di una disputa per ragioni commerciali, uccise due esponenti della cosca Dalmato-Alvaro
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