'Ndrangheta, processo "Aemilia" a Bologna. In aula il sostituto procuratore generale chiede di confermare altre tre condanne

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Per gli imputati Luigi Silipo, Francesco Pelaggi e Antonio Muto

  05 giugno 2020 16:37

La Procura generale di Bologna ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado per i tre imputati di cui si è discusso oggi nel processo di appello di 'Aemilia': Luigi Silipo, di cui si è occupato il sostituto pg Luciana Cicerchia, Francesco Pelaggi e Antonio Muto, la cui posizione è stata discussa dal sostituto pg Valter Giovannini.

Muto, condannato a 12 anni in primo grado, è accusato di associazione mafiosa anche per aver partecipato a incontri e riunioni, compresa quella con l'ex consigliere di Forza Italia Giuseppe Pagliani. Pagliani, accusato di concorso esterno, è ancora imputato nell'appello bis, dopo che la Cassazione ha annullato la condanna a quattro anni, arrivata dopo un'assoluzione in primo grado. Gli incontri, nell'ipotesi dell'accusa, erano tra l'altro per contrastare l'offensiva del prefetto di Reggio Emilia sulle interdittive anti-mafia alle imprese. Le difese hanno sostenuto che manca la prova che fossero incontri mafiosi. "Non esiste una riunione mafiosa definibile in astratto o descritta in protocolli giurisprudenziali. Anche una riunione che nasce come conviviale, ma in cui si affrontano temi strategici per il gruppo, diventa di carattere mafioso", ha detto Giovannini. 

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