Cinque assoluzione e 6 condanne. E' questo il "bollettino" della sentenza del processo "Crisalide" che vede coinvolto anche Giuseppe Paladino, ex presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme. I giudici Luca Nania, Francesco De Nino e Maria Leone lo hanno condannato a 6 anni di reclusione.
Il processo che trae le fila dalle indagine svolte dalla Dda di Catanzaro, quando Paladino nel corso delle elezioni amministrative del maggio 2015 a Lamezia Terme avrebbe ricevuto appoggio elettorale dalla consorteria mettendosi, in cambio, a disposizione di quest'ultima come politico di riferimento.
L'ex presidente dell Consiglio comunale (assolto per alcuni capi) è accusato di concorso esterno in concorso con suo padre Giovanni e con l'ex consigliere comunale Pasqualino Ruberto, assolti, il 15 maggio scorso, nel corso del processo con rito abbreviato del quale si attendono ancora le motivazioni.
Il processo Crisalide contempla, inoltre, i reati di associazione mafiosa, estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti, intimidazione.
Nel collegio difensivo compaiono gli avvocati Diego Brancia, Antonio Larussa, Salvatore Cerra, Lucio Canzoniere, Nicola Veneziano, Giuseppe Di Renzo,
LE CONDANNE E LE ASSOLUZIONi (LEGGI QUI LE RICHIESTE DI PENA)
Strangis Vincenzo, assolto
Morelli Alex, assolto
Torcasio Antonio, assolto
DI Cello Ivan, assolto
Calfa Alfonso, assolto
De Biase Francesca Antonia, 3 anni e sei mesi di reclusione e 5mila euro di multa e interdizione per 5 anni dai pubblici uffici
Costanzo Giuseppe, 14 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici
Bevilacqua Flavio, 9 anni di reclusione e euro 5mila euro di multa assolto e interdizione perpetua dai pubblici uffici
De Sarro Piero, 15 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici
Paladino Giuseppe, 6 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici
Fiumara Danilo, 14 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici
Il collegio ha anche condannato Costanzo, De Sarro, Paladino, Fiumara, in solido tra loro, al risarcimento dei danni in favore del Comune di Lamezia Terme per 10mila euro (oltre al pagamento delle spese legali, 3mila) e alla presidenza del consiglio dei ministri e ministero dell'interno per un totale di 5mila euro.
Le parti civili costituite in questo procedimento sono: i fratelli Francesco e Pasquale Butera, Antonio Crapella (avvocato Santino Piccoli); la Comunità Progetto Sud e Luigi Angotti, l’associazione Antiracket Ala (avvocato Carlo Carere); la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero dell’Interno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro e il Comune di Lamezia (avvocato Caterina Restuccia)
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