"Bisogna trovare un polacco, un romeno, uno zingaro a cui regalare 500/1.000 euro a cui intestare sia le quote sociali e le cose e le mura della società". Lo dice il boss Vincenzo Alvaro a un altra persona nel corso di un dialogo intercettato e riportato nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Gaspare Sturzo che ha portato a 26 arresti.
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"Poi tutte queste cose - prosegue il dialogo tra i due indagati - che dicono e ti attaccano sono tutte minchiate... io ho fatto un fallimento di un miliardo e mezzo e ho la bancarotta fraudolenta... mi hanno dato tipo l'articolo 7 e poi mi hanno arrestato... mi hanno condannato... e ancora devo fare l'appello... vedi tu... è andato in prescrizione... le prescrizioni vanno al doppio delle cose...".
L'inchiesta, a cui hanno partecipato, oltre alla Dia, carabinieri, polizia e militari della Guardia di Finanza, è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
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