I giudici della Corte d'assise di Reggio Calabria sono entrati in camera di consiglio per emettere la sentenza nel processo "'ndrangheta stragista" che uscirà tra alcuni giorni. I giudici devono decidere sulla richiesta di condanna all'ergastolo avanzata dal pm Giuseppe Lombardo, a carico del boss siciliano Giuseppe Graviano e di Rocco Santo Filippone, ritenuto espressione della cosca Piromalli di Gioia Tauro.
Entrambi sono accusati del duplice omicidio dei carabinieri Fava e Garofalo consumato il 18 gennaio 1994 e degli altri due agguati ai danni di altrettante pattuglie dell'Arma.
Dopo la conclusione delle arringhe della difesa, e prima che la Corte d'Assise si ritirasse in camera di consiglio, c'è stata la replica del procuratore aggiunto della Dda Giuseppe Lombardo. In particolare, il pm si è soffermato sulle contestazioni avanzate dalla difesa circa l'attendibilità del pentito Gaspare Spatuzza.
"Graviano ha un problema enorme - ha detto - e si chiama Gaspare Spatuzza che per 12 anni è stato ritenuto attendibilissimo e poi, all'improvviso, per la difesa diventa inattendibile. Noi non abbiamo ricostruito un episodio singolo ma la concatenazione di eventi che rientrano in un unico disegno criminoso. È il momento di andare oltre. Quello che ci hanno raccontato finora non ci basta più. Mancano alcuni responsabili di questa ignobile strategia stragista. E' una verità complessa".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736