'Ndrangheta stragista, nessun rapporto con la mafia calabrese per gli attacchi allo Stato

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Giuseppe Graviano
  14 febbraio 2020 17:41

E' durata circa sette ore l'udienza di oggi del processo "'ndrangheta stragista" incentrata sull'esame dell'ex boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano da parte del Pm distrettuale di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo. L'ex capo del mandamento di Brancaccio, che nel processo è imputato assieme al boss della ndrangheta Rocco Santo Filippone, di Melicucco, ha respinto ogni responsabilità in ordine alle testimonianza dei pentiti Spatuzza e Tranchina sui rapporti con la 'ndrangheta calabrese e sulle strategie della tensione per costringere lo Stato, con gli attentati dinamitardi e gli attacchi all'Arma dei carabinieri, alla 'trattativa' per accettare i canoni scritti da Totò Riina nel suo 'papello'.

Le condizioni, cioè, per interrompere la spirale degli omicidi dei carabinieri e gli attentati in luoghi pubblici. Il processo riprenderà il 21 febbraio con la prosecuzione dell'esame di Graviano, udienza in cui sarà anche presente l'ex magistrato Antonio Ingroia nella veste di difensore di parte civile delle famiglie degli appuntati Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, assassinati da un commando della 'ndrangheta il 18 gennaio 1994 sulla corsia sud dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di Scilla, mentre erano impegnati in un'operazione di controllo del territorio

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