'Ndrangheta tra Catanzaro e Crotone: 13 assoluzioni e 7 condanne (I NOMI)

di EDOARDO CORASANITI

Il bottino è semi vuoto per la Procura di Catanzaro. A sentenza incassata, su 200 di anni di carcere richiesti il 29 settembre il collegio di giudici del capoluogo ne riconosce quasi 80. 

Sul palcoscenico del Tribunale c'è "Borderland", l’operazione scattata nel novembre del 2016 che ha portato all'arresto 48 persone tutte accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsioni, violazioni in materia di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, esercizio abusivo del credito, intestazione fittizia di beni, tutti reati aggravati dalla modalità mafiose e dalla finalità di avvantaggiare l’organizzazione criminale oggetto delle indagini.  Nell'occhio del ciclone c'era a cosca Trapasso, operante nella zona costiera a cavallo tra la provincia di Catanzaro e Crotone.

La sentenza riconosce la responsabilità penale per soli 7 imputati, mentre dichiara l'innocenza per altri 13. E per quest'ultima categoria, la richiesta di reclusione era arrivata anche a 20 anni, come per l'imprenditore Borelli.

Ma i magistrati giudicanti, dopo aver ascoltato le tesi difensive degli avvocati e un'altra versione dei fatti, ribaltano la vicenda. 

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Salvatore Staiano, Pietro Pitari, Gianni Russano, Salvatore Rossi, Nicola Catafora, Salvatore Iannone, Salvatore Perri e Marco Rocca.

CONDANNATI:
Aiello Gregorio, 10 anni e 8 mesi   (richiesta del pm: 17 anni);
Aiello Salvatore, 10 anni e 8 mesi  (richiesta del pm: 10 anni);
De Fazio Maurizio, 10 anni e 8 mesi (richiesta del pm 17 anni;
Russo Rolando, 16 anni e 6 mesi (richiesta del pm 10 anni;
Zofreo Massimo, 22 anni (richiesta del pm 21 anni);
Iaquinta Domenico, 8 mesi (richiesta del pm 2 anni);
Scandale Salvatore, 2 anni e 8 mesi (richiesta del pm 6 anni e 8 mesi);

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