Il giudice dell’indagine preliminare Paola Ciriaco ha sostituto la misura cautelare per Leonardo Falcone, accusato di usura nell’ambito dell’operazione “Big Bang” eseguita dai carabinieri e dalla Dda di Catanzaro: accogliendo l’istanza degli avvocati Salvatore Iannone e Giuseppe Fonte, il giudice ha scarcerato l’indagato (detenuto a Vibo Valentia) e ha disposto gli arresti domiciliari.
Determinante nelle scorse settimane è stata la decisione del Tribunale della Libertà che ha escluso l’aggravante del metodo mafioso. Nonostante restino intatte le ragioni di gravità indiziaria, il Gip ha preso atto dell’alleggerimento delle ragioni cautelari e ha disposto così la revoca del carcere.
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