Saracinesche abbassate stamattina in 1.300 centri commerciali di tutta Italia per protestare contro le chiusure del weekend dei negozi considerati 'non essenziali'. Una serrata simbolica, di qualche minuto, per sollecitare la riapertura che in realtà era prevista nella prima bozza dell'ultimo decreto ma poi cancellata nella versione finale. Anche in Calabria i centri commerciali hanno aderito alla protesta stufi delle ricadute di una chiusura nel weekend che ritengono ingiusta. "Abbiamo protestato per chiedere la riapertura dei centri commerciali nel weekend. 140 giorni di chiusura ci hanno penalizzato costringendo a chiedere la cassa integrazione. I centri commerciali sono luoghi sicuri che hanno attuato tutti i protocolli di sicurezza", dice la responsabile dell'Oviesse del centro commerciale 'Le Vele' di Montepaone.
"Vogliamo far capire che realtà come la nostra devono poter aprire perché la legge è ingiusta e discriminante. Un decreto che deve essere annullato. È stato calcolato a livello nazionale un 60% del calo del fatturato", spiega Federica Mazza, titolare di Cinesud.
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