Nel nuovo programma operativo l'azienda unica catanzarese diventa light

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Nel nuovo programma operativo l'azienda unica catanzarese diventa light
Azienda Ospedaliera "Pugliese Ciaccio", Catanzaro
  11 luglio 2019 12:39

di GABRIELE RUBINO

Sul progetto dell’integrazione degli ospedali catanzaresi è calato il silenzio. Dopo l’impugnazione della legge regionale da parte del governo non si sono registrati passi in avanti. L’immagine dell’azienda unica si è sfocata. A confermarlo è anche l’anteprima del nuovo programma operativo regionale (leggi qui) che, pur essendo ancora una bozza, si dimostra parecchio “timida” sulla realizzabilità della fusione piena tra Pugliese e Mater Domini. Nel documento ci si limita a riepilogare la successione degli eventi dell’ultimo anno fino appunto al ricorso dell’esecutivo innanzi alla Corte Costituzionale, tuttora pendente. Una delle poche certezze è che non figura affatto il presidio di Lamezia (dell’Asp di Catanzaro), che è stata una delle debolezze del provvedimento del Consiglio regionale. In maniera piuttosto soffusa, viene fuori «un piano di efficientamento», che dovrebbe gradualmente portare all’unificazione degli uffici amministrativi e all’integrazione di alcuni servizi clinici. La data indicata è il 31 marzo 2020. Una fusione light, insomma.

Banner

I DUPLICATI- La rassegna dei doppioni è comunque lunga. Nella bozza si legge: «Sussistono duplicazioni tra le due Aziende per le discipline chirurgiche di Ortopedia e traumatologia, Chirurgia generale e Senologia (afferente alla Uo di Chirurgia generale). Anche Cardiologia e l’UTIC, discipline ad alta specializzazione e con attività interventistica, risultano essere duplicate». Lo stesso vale per l’oncoematologia. «La disciplina di cardiochirurgia è presente oltre che alla Mater Domini, nella Casa di Cura privata accreditata Sant’Anna di Catanzaro. La neuroradiologia interventistica – prosegue il documento inviato al ministero- presente presso l’Aou Mater Domini non risulta funzionalmente integrata con il DEA di II livello, collocato presso l’Ao Pugliese Ciaccio, determinando una criticità/discontinuità del processo di cura e del percorso diagnostico terapeutico». Pollice verso anche per le duplicazioni sui laboratori di analisi.

Banner

IL PROGETTO DEL NUOVO OSPEDALE IN BILICO- Solo in un punto del documento si dice che: «Condizione essenziale per l’integrazione è l’esistenza di un unico DEA di II livello». Tuttavia, non sarà un caso, se nel capitolo dedicato ai nuovi ospedali, l’investimento per Catanzaro sia l’unico senza un cronoprogramma e sono spariti i riferimenti alle cifre del progetto (era 230 milioni, suddivisi fra nuovo presidio a Germaneto, adeguamento del Policlinico universitario e Cittadella della Salute al posto del Pugliese). Come a dire che ancora a lungo Pugliese e Mater Domini resteranno fisicamente separati. Così come non compare più il potere negoziale del governatore. La firma sul protocollo d’intesa, atto essenziale per suggellare la fusione, è prevista soltanto fra rettore dell’Umg e commissario ad acta della sanità.

Banner

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner