Nel Pd consensi sulla candidatura di Irto alla segreteria regionale. A Catanzaro "inverno freddo" sulla candidatura a sindaco

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images Nel Pd consensi sulla candidatura di Irto alla segreteria regionale. A Catanzaro "inverno freddo" sulla candidatura a sindaco
Nicola Irto
  30 dicembre 2021 00:20

di ENZO COSENTINO

Il Pd calabrese in movimento. Da Nord a Sud “cantieri della politica dem” aperti. All’insegna del “chi si ferma è perduto” (come dice Totò nel suo omonimo film). E il Pd, dopo cocenti delusioni elettorali, proclama che ha intenzione di effettuare al proprio interno un restyling completo. Le occasioni non mancano: prossimi impegni per elezioni amministrative (importante quella nel Capoluogo di Regione),nelle prossime due settimane quelli pressanti dei congressuali. Il congresso regionale, soprattutto, perché il Partito a più livelli avverte il bisogno di uscire dal regime di lungo e forse anche logorante commissariamento. E lo dovrà fare senza tentennamenti, nell’alveo di un dibattito franco che porti ad una sintesi di un nuovo modello organizzativo e di responsabilità.

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Sarà all’altezza delle aspettative?

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La segreteria regionale, quindi, il primo passo importante. Una carica, quella di segretario, alla quale aspirano in  diversi. Il primo ad esporsi è un politico dem in carriera: Nicola Irto. Personalità di spicco sulla quale il Partito aveva posto tutta l’attenzione dei suoi vertici romani per una candidatura alla presidenza della Regione. Non se ne fece nulla perché Irto preferì esporsi solo e soltanto per una candidatura - sicura e vincente - per il Consiglio regionale, di cui è stato anche presidente dell’Assemblea. Nicola Irto questa volta è più convinto che mai che puntare alla Segreteria regionale è un passo da fare. E lo fa oggi, presentando ufficialmente la sua candidatura.

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Una scelta politica che è piaciuta al commissario Stefano Graziano. Anzi si dice che sia stato proprio lui a sollecitarla. Ma è piaciuta soprattutto ai vertici romani del Partito. Sarà una candidatura realmente unificante? Le qualità politiche per esercitare il ruolo di massimo responsabile della vita e del futuro del Partito a Nicola Irto non mancano e lo ha anche dimostrato nell’esercizio del suo ruolo istituzionale alla Regione.

LEGGI QUI. Pd, Irto lancia la sua candidatura per la segreteria regionale. E il commissario del Partito la "benedice"

Sarà il candidato unico o vi saranno altri competitor magari espressione di territori diversi da quello di appartenenza di Irto? Salire il gradino della segreteria regionale è come salire su una rampa di lancio in attesa di puntare ad altro incarico istituzionale a livello di parlamento nazionale.

VERSO LE COMUNALI A CATANZARO

Dove il Pd sembra in difficoltà per trovare nuovi equilibri, politici e gestionali, è la provincia di Catanzaro ed il capoluogo nella fattispecie. A Catanzaro c’è fermento, vi sono tante incertezze in relazione alla scelta (sempre che siano gli organismi locali, e non Roma, a decidere) del candidato Sindaco. Basti soffermarsi sul fatto che una Assemblea del coordinamento cittadino del capoluogo - da più correnti interne contestata - ha fornito a Roma il nominativo di un non appartenente al Partito, nella persona, autorevole comunque, del leader del movimento “Cambiavento”, Nicola Fiorita, consigliere comunale a Palazzo de Nobili. Inutile soffermarsi oltre sull’argomento di cui si è già detto e scritto tanto in questi giorni. Nel capoluogo gli avvenimenti in casa dem si succedono di ora in ora e le novità che si attendono sono di diversa coloritura, specie dopo l’entrata in campo di Valerio Donato che, sganciatosi - così ha precisato - dal Pd, è pienamente autonomo. Però qualche spiraglio Donato Valerio lo ha lasciato aperto. Ha detto che non dipende da lui, ma dal Partito e dalla bontà del programma che deve allinearsi al suo, cogliendone tutti gli aspetti. Valerio Donato, infatti, ha anche detto in conferenza stampa che non abiurerà il suo, salvo a ritenere altro più completo, funzionale ed efficace per cambiare volto al Capoluogo.

E sono attese anche uscite da parte di chi aveva dato la disponibilità al Pd di candidarsi a Sindaco, vale a dire Aldo Casalinuovo, Fabio Guerriero e lo stesso Fiorita, che ha comunque lasciato intendere che non rinuncerà a candidarsi a Sindaco. In forte dissenso sull’operato del Pd è Fabio Guerriero, che in una veloce conversazione ha accusato il suo Partito (il coordinamento cittadino in buona sostanza) di comportamenti irregolari che avrebbero violato le regole scritte e la democrazia interna. Guerriero sulla scesa in campo di Irto per la segreteria regionale ha detto che è una candidatura autorevole. Sul perché Catanzaro, versante Pd, è sempre fuori dai giochi per puntare su cariche prestigiose, Guerriero non ha avuto remore nell’ammettere che il Pd catanzarese è debole, senza guide politiche, se non addirittura inesistente. E questa condizione pone il Partito a restare sempre a guardare.

Insomma per il Pd catanzarese che sembrava aver infilato la strada giusta per un rilancio è “inverno”. Arriverà una “primavera polacca”?

 

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