Nel ricordo di Rosario Aversa e Nando Righini. Con la regia di Saverio Palermo una serata di buona musica al Comunale di Catanzaro

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images Nel ricordo di Rosario Aversa e Nando Righini. Con la regia di Saverio Palermo una serata di buona musica al Comunale di Catanzaro
Un momento del memorial a Catanzaro
  20 gennaio 2020 23:55

Una serata all’insegna della buona musica quella trascorsa al “Comunale” dal numeroso pubblico che ha risposto all’appuntamento con il Memoriale dedicato a Rosario Aversa e Nando Righini. Con l’immancabile garbo che li contraddistingue anche nella vita privata, con l’elegante ironia di consumati artisti –che con modestia definiscono “dilettanti” ma che in realtà sono molto di più- tutti gli artisti che si sono esibiti sul palco hanno voluto, con immutato senso di affetto, ricordare Rosario e Nando che per ventanni sono stati due di loro. Una serata, quella trascorsa al Comunale, dove con magica simbiosi fra palcoscenico e tanti spettatori presenti in platea si sono rivissuti i ricordi maturati nel corso di ventanni di musica. Le serate trascorse nella "Cantina" del centro storico della città ove di fatto oltre che suonare si è creato un vero cento che Saverio Palermo ha definito "culturale e di aggregazione, aperto a tutti coloro che avessero voglia di imbracciare una chitarra o accarezzare una tastiera anche solo per poche ore anche solo per una serata".  

Sotto la "super democratica" regia di Palermo,  gli artisti hanno ricordato Rosario e Nando sorridendo ma senza nascondere un velo di melanconia. I gruppi No Many Notes, The  Big Noise , Intermezzo Napoletano, The Open Space hanno dato vita dunque ad intense esibizioni in un equilibrio ed alternanza di suoni e voci suscitando emozioni ed intensa partecipazione. 

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Tanti applausi alla fine per Melania Mercurio, Giancarlo Tripodi, Patrizia Schioppa, Veneranda Caroleo,  Ettore Provenzano, lo stesso  Palermo, Carlo Caruso per la sua satira poetica recitata da Anna Lucia Branca . La serata è così trascorsa veloce, quasi allegra, giusto velata da una sottile melanconia, sempre contenuta e dignitosa, come lo stesso Nando e Rosario avrebbero desiderato. (encos)

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