Nel suo libro Francesco Costantino di Soveria Simeri “rivendica” il territorio di “la Petrizia” “rubato” da Sellia Marina

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images Nel suo libro Francesco Costantino di Soveria Simeri “rivendica” il territorio di “la Petrizia” “rubato” da Sellia Marina
L'imprenditore Francesco Costantino
  20 agosto 2020 16:01

La Petrizia, fiore all’occhiello di Soveria Simeri, venne sottratta ed aggregata con altre migliaia di ettari di territorio al Comune di Sellia Marina, istituito nel 1956.  Da sempre, con caparbietà e amore smisurato verso il suo paese, l’imprenditore Francesco Costantino combatte in perfetta solitudine la battaglia per vedere restituita quella porzione di terra alla sua Soveria Simeri. Una battaglia culturale, tenace, incessante tesa a far recuperare al paese Presilano uno sbocco sulla Costa Jonica, come hanno già fatto la gran parte dei paesi anche molto più distanti dal mare.

Dopo anni di consulenze legali, viaggi negli archivi di Stato, sollecitazioni ai sindaci e a politici, Franco Costantino ha pubblicato atti ufficiali, lettere, progetti che descrivono minuziosamente la vicenda  della spoliazione di Soveria Simeri da parte di Sellia Marina indicando delle soluzioni che, oggi, coinvolgono la migliore politica locale. Alla presentazione della raccolta di atti “Soveria Simeri – La quercia che divenne una rosa – 1541 – 2020… storia d’un territorio” di Francesco Costantino, sono intervenuti l’ex sindaco avvocato Francesco Russo, in qualità di relatore, già assessore provinciale, scrittore, che ha curato la prefazione del volume; il sacerdote don Andrea Bruno amato parroco del centro presilano per 44 anni; ha concluso i lavori, che si sono svolti all’aperto in un locale del centro storico, alla presenza di un qualificato folto pubblico, l’autore Francesco Costantino. Ha moderato l’evento il giornalista Luigi Stanizzi, Presidente Vicario del Sindacato Libero Scrittori Italiani sez. Calabria.

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Russo da par suo ha ripercorso la storia, per molti versi inedita, di questi “furto” di territorio ad opera della neonata Sellia Marina, soffermandosi sugli aspetti legali, e talvolta giustificando gli amministratori di Soveria Simeri che non riuscirono ad  evitare quel perverso disegno di sottrazione “benedetto” anche da politici catanzaresi. Ha, quindi, esaltato l’opera meritoria dell’autore del volume Costantino per l’impegno profuso fino ad oggi, mirato al recupero di quel territorio.

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Sulla stessa scia, ma con un approfondimento umano e sociologico, la relazione del sacerdote Bruno che ha ricostruito gli scenari degli anni Cinquanta, ricordando la ricchezza di quest’area della Calabria. Ha inoltre criticato la mancanza di una reazione da parte degli abitanti di Soveria Simeri quando vennero defraudati della Petrizia. "Sarebbe bastata – ha detto il sacerdote – anche una piccola rivolta per evitare il peggio".

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L’autore Franco Costantino ha subito evidenziato le difficoltà affrontate nel reperire i documenti storici riprodotti nel volume, di 460 pagine, che è andato a scavare pazientemente negli Archivi di Stato di mezza Italia. "Tutto ciò che scrivo – ha tenuto a precisare – è documentato in originale o in copia conforme". Chiaro il suo obiettivo fin da sempre: riportare la Petrizia nel Comune di Soveria Simeri. E, comunque, dare uno sbocco del paese sul mare. Stimato imprenditore, già presidente provinciale della Confartigianato e consigliere nazionale, ha dato lavoro a centinaia di famiglie: ma il suo obiettivo principale è sempre stato ed è quello della restituzione del territorio che a suo dire "è dovuta". Ecco perché sollecita l’amministrazione comunale, la Regione, tutte le istituzioni  a muoversi in questa direzione.  Insomma, quello di Costantino è un ulteriore contributo d’amore verso il suo paese anche perché l’autore vive a la Petrizia e, come tanti altri suoi compaesani, non vuole sentirsi come uno "straniero in patria". E, quindi, spende generosamente energie e risorse proprie per vedere questo sogno trasformarsi in realtà. Fra l’altro, non ha mancato di denunciare omissioni, incongruenze, dimenticanze, disinteresse, menefreghismo da parte di chi avrebbe dovuto – e dovrebbe -  difendere il territorio di Soveria Simeri.

Nell’acceso dibattito, che ha infiammato gli animi degli intervenuti, hanno dato il loro contributo il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Perri, che ha sottolineato tutte le difficoltà da affrontare per raggiungere l’obiettivo; il vicesindaco Giancarlo Sarcone che ha indicato gli eventuali percorsi da seguire, da vagliare quello legale o del referendum; l’ex sindaco Pietro Donato Ippolito che ha assicurato come si tratti di una causa da affrontare "con alte possibilità di vittoria",  si è poi soffermato sull’Unione di più Comuni ed ha chiesto i nomi di chi nascose colpevolmente una lettera (che poteva risolvere il problema) al sindaco Mario Raimondo, pure presente all’evento. La dott. Anna Venuto ha tessuto le lodi di Francesco Costantino dal punto di vista umano, evidenziando le sue doti di disponibilità disinteressata verso il prossimo. Il tipografo Giovanni Biamonte ha descritto l’entusiasmo e la puntualità dell’autore nella redazione dell’opera.  Tutti, comunque, hanno ringraziato all’unisono Francesco Costantino per il lavoro svolto e per l’importanza della sua iniziativa che coinvolge ciascun soveritano.

Fra il pubblico il consigliere comunale con delega alla cultura, sport e spettacolo Pino Ionà; il capogruppo della maggioranza Tonino Lamanna; l’ex sindaco Alfonso Grillo; la sindacalista Elisabetta Grande. Nei ringraziamenti finali, l’autore ha rimarcato in particolare l’opera di basilare, determinante collaborazione di Rosa Vigliarolo che ha seguito in dettaglio ogni passaggio della pubblicazione del volume sulla storia travagliata di Soveria Simeri.

E’ emerso fra le tante ipotesi da vagliare come potrebbe essere interessante un confronto sul tema, particolarmente spinoso, e per questo caduto per molti anno nell’oblio, fra il sindaco di Soveria Simeri e quello di Sellia Marina. A Francesco Costantino il merito indiscusso, di avere riproposto la questione per la quale combatte ogni giorno, coraggiosamente e senza interessi personali,  da quando gli hanno “rubato” la sua Petrizia di Soveria Simeri, dove continua a risiedere ancora oggi anche se è diventata la Petrizia di Sellia Marina. "L’evento – ha concluso il moderatore Luigi Stanizzi – andrebbe ripetuto alla presenza di tutte le autorità istituzionali e politiche che hanno voce in capitolo sulla questione spinosa".

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