A Montauro fervono i preparativi per preparare un interessante evento organizzato dal Comitato “Arcangelo Pisani”. Nella serata del 28 dicembre in collaborazione con la Parrocchia guidata da don Nicola Ierardi sarà presentato, nella Chiesa madre di San Pantaleone, un excursus rievocativo del Presepe di Greccio creato da San Francesco. Un presepe la cui origine risale a 800 anni fa. Il programma della serata- che avrà inizio alle 18- prevede:
Lettura di brani dalla Vita prima di Tommaso da Celano (Gabriele Greto), Iconografia di alcuni momenti e della vita del Santo (ElviraTropiano)
Lettura del Cantico delle creature (Sandro Tropiano) con commento letterario (Maria Lombardo),Significato ecumenico di San Francesco (Don Nicola Ierardi) e infine Significato del presepe di Greccio (Marisa De Vito terziaria di San Francesco), Rappresentazione del presepe con soli bue e asino che sono stati realizzati da Maria Tropiano e la greppia,realizzata da Franco Marascio president del comitato, e distribuzione del fieno.
L’evento di giovedì prossimo è una altro prezioso lavoro del Comitato “Arcangelo Pisani” che- come ci spiega Elvira Tropiano - è una associazione formata nel 2014, con sede in Montauro e ha già realizzato diverse iniziative culturali: l'esercizio di una biblioteca nei locali messi a disposizione del Comune di Montauro, spettacoli teatrali, premi letterari, corsi gratuiti di lingua italiana per immigrati, mostre e premi letterari e di pittura, mostre di artigianato locale, conferenze, presentazione e dibattiti con gli autori di libri.
A cura della dottoressa Elvira Tropiano una sintesi storica sul Presepe del Greccio
“Le biografie del Santo hanno una storia particolare: Francesco è l'artefice di un cambiamento profondo nella storia della Chiesa Cattolica. Poco dopo la sua morte (1226), Tommaso da Celano scrive una prima biografia (1228). Su invito dei superiori ne scrive una seconda nel 1244.
Nel 1263 Bonaventura da Bagnoregio, ministro generale dei francescani, scrive una terza biografia (Legenda maior), che nel capitolo generale di Parigi del 1666 viene dichiarata biografia ufficiale di San Francesco e allo stesso tempo viene ordinata la distruzione delle biografie precedenti.
Molte parti delle biografie di Tommaso da Celano sono state comunque di recente recuperate, esse hanno mostrato aspetti della figura e della vita di Francesco rappresentate in modo diverso da quelle successive.
La storica Chiara Frugoni si è occupata a lungo delle biografie e della vita di San Francesco.
Prendiamo alcune frasi dal suo lavoro più recente, Il presepe di San Francesco, Il Mulino, 2023 pag. 33:
“... sorprendentemente mancano (nella rappresentazione di Greccio) proprio i protagonisti principali: il Bambino e la Madonna. Francesco chiede invece la greppia e il fieno (in latino praesepe significa prprio questo: greppia, mangiatoia); chiede il bue e l'asino, ricordati soltanto dai vangeli apocrifi, in particolare dallo Pseudo-Matteo 14 ...”
Poi ancora a pag. 83:
“Bisogna sottolineare che “La pace è il punto centrale del progetto di Francesco, instancabilmente ricercata per tutta la vita, pace che coincide con l'essenza stessa del Natale: “Pax in terra hominibus bonae voluntatis”, come annunciano gli angeli nella notte santa, secondo il versetto di Luca 2, 14 che Francesco non manca di citare per il vespro da lui composto: In nativitate Domini. ... il santo si limitò a richiedere la presenza del bue e dell'asino e di una greppia colma di solo fieno, per rendere visivamente presente la nascita di Cristo.”
Il bue e l'asino che partecipano alla venuta di Cristo, portatore di pace, hanno un significato ben preciso in un momento storico in cui il rapporto con altre religioni era molto acceso: era in corso la quinta crociata contro i musulmani, ebbe luogo in Palestina ed Egitto fra il 1217 e il 1221. Indetta da papa Onorio III (papa che “bolla” la regola di S. Francesco)
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