“Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,24). Queste parole di Gesù, presenti nel Vangelo di Giovanni, hanno rappresentato il centro dell’evento che si è tenuto nei giorni scorsi nella chiesa Matrice di Lamezia Terme dal titolo “Donarsi agli altri”.
In occasione dell’annuale “Giornata dei Giovani e delle Vocazioni”, momento importante del novenario in onore di San Francesco di Paola, il gruppo giovanile della parrocchia, assieme a un nutrito numero di bambini e adulti, ha offerto all’intera comunità l’opportunità di riflettere sul tema del dono e del donarsi, declinato mediante queste cinque forme: donarsi agli altri come testimoni del Vangelo, verso gli anziani e gli ammalati, verso i poveri e gli immigrati, donare la propria vita e donarsi per la pace tesoro dei popoli.
I testi che sono stati scelti e che hanno accompagnato la meditazione sono frutto dei tanti insegnamenti che ci ha lasciato Papa Francesco e che Papa Leone XIV ci sta offrendo, già a partire dall’inizio del suo pontificato.
Le parole, però, da sole, non avrebbero sortito lo stesso effetto se non fossero state accompagnate da canzoni e musiche molto toccanti e significative. Da Nek a Debora Vezzani, fino alle canzoni dedicate a San Francesco e scritte dai GSF (ora adulti). Tutto ha contribuito a far immergere i presenti in un clima di preghiera e raccoglimento, facendo così gioire, oltre che le orecchie, anche il cuore.
A impreziosire ancora di più la serata è stata la rappresentazione teatrale realizzata dai bambini della parrocchia e coordinata da due mamme ed educatrici della comunità. Nella semplicità e nella purezza più assoluta, tutte caratteristiche proprie dei più piccoli, è stata messa in scena la prova che l’inclusione e l’unione sono le fondamenta della vita di un cristiano, adulto o giovane, anziano o bambino che sia.
Nulla sarebbe stato possibile senza l’importante supporto audio dei tecnici che, insieme, hanno fatto da cornice all’intero evento e hanno fatto sì che tutto funzionasse alla perfezione.
Insomma, come si è potuto dedurre da queste poche parole, l’impegno e gli sforzi sono stati tanti, ma sono stati tutti ripagati da un pubblico che è stato partecipe dall’inizio alla fine e che ha accompagnato nel migliore dei modi gli organizzatori dell’evento.
A questo, verrebbe da pensare che sia stato tutto bello, tutto giusto, tutto emozionante. È vero. Però, il rischio che ciò che si è cercato di trasmettere rimanga lì, tra le mura della Chiesa Matrice, è molto alto. Ciò che bambini, giovani e adulti hanno fatto non è un qualcosa di estemporaneo, destinato a dissolversi dalla sera alla mattina. Si è cercato di far passare un messaggio, semplice ma non scontato, non banale, che è quello di donarsi, di spendersi, di regalare tutto noi stessi per il nostro prossimo. Le logiche del mondo sembrano suggerirci, invece, che è necessario pensare prima di tutto a sé stessi, ai propri interessi, al proprio tornaconto, senza curarsi di chi accanto a noi sta soffrendo e avrebbe bisogno di un sostegno, di un conforto o, addirittura, di un semplice abbraccio. Il messaggio che è stato trasmesso, cantato e rappresentato è l’esatto opposto di tutto questo. I veri cristiani non sono quelli che vanno in chiesa tutte le domeniche e poi distolgono lo sguardo di fronte alle sorelle e ai fratelli più bisognosi, ma sono coloro che si chinano verso chi è caduto e lo rialzano, gli dedicano del tempo, gli offrono le proprie risorse. In poche parole, si donano! Solo se ci comportiamo in questo modo, come il chicco di grano descritto da Gesù, possiamo portare frutti nella nostra vita e in quella degli altri.
Il seme è stato piantato; ora toccherà a noi custodirlo, curarlo e fare in modo che possa “morire” affinché produca vita. Ricordiamoci che una candela ha bisogno di far sciogliere la cera, di consumarsi, per poter brillare e illuminare. E allora, dopo tutte queste parole, musiche e riflessioni, questa è la vera domanda: “E tu, per chi o per cosa ti stai consumando”?
Giuseppe De Fazio e i giovani della Parrocchia San Francesco di Paola
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736