Nella roulotte deteneva un'arma lanciarazzi e maltrattava la convivente: in manette un artista del circo allestito a Gioia Tauro

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images Nella roulotte deteneva un'arma lanciarazzi e maltrattava la convivente: in manette un artista del circo allestito a Gioia Tauro
Foto di archivio di un'automobile dei carabinieri
  25 novembre 2019 10:37

Nel corso della settimana, a Gioia Tauro (RC), i Carabinieri della locale Compagnia hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, M.A., 54enne originario di Messina, artista di un circo attualmente stanziato nel Comune di Gioia Tauro, accusato di porto e detenzione di arma clandestina e del reato di maltrattamenti in famiglia.

L’arresto è avvenuto il 20 novembre, quando i carabinieri della Stazione di Gioia Tauro hanno preso una denuncia da parte della donna convivente dell’uomo la quale, dopo l’ennesimo episodio di  violenza, preceduto da un’escalation di eventi molesti e di maltrattamenti subiti negli ultimi mesi, ha deciso di rivolgersi all’Arma dei carabinieri per trovare aiuto ed ottenere un supporto. Di qui l’avvio di immediati accertamenti info – investigativi finalizzati, da un lato, a mettere al sicuro la donna e, dall’altro, a prevenire la commissione di ulteriori condotte vessatorie da parte dell’uomo nei confronti della convivente.  I carabinieri, quindi, dopo aver attivato le procedure previste dal c.d. “Codice Rosso”, hanno deciso di effettuare delle perquisizioni presso alcune roulottes presenti nelle adiacenze del circo, rinvenendo nella disponibilità dell’uomo, occultata nel vano cinghie di un trapano a colonna sito in un caravan adibito ad officina, una pistola lanciarazzi Cal. 9 mm Blanck, marca Ekol, modello P 39, d’importazione straniera, illegalmente detenuta. Per questo motivo, l’uomo è stato condotto presso gli uffici della Compagnia di Gioia Tauro ove è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione abusiva di armi, ricettazione, detenzione illegale di armi comuni da sparo e detenzione di arma clandestina.

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Al termine degli adempimenti di rito, l’arrestato è stato quindi condotto presso la casa circondariale di Arghillà in attesa del giudizio di convalida, svoltosi lo scorso 22 novembre ed all’esito del quale il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi, concordando con la ricostruzione operata dalla locale Procura della Repubblica, ha disposto nei suoi confronti l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari  con il divieto di evitare ogni forma di comunicazione con persone non conviventi, in particolare con la ex convivente.

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