Nella stalla nascondeva quasi 4 chili di marijuana, pastore 26enne di Serrastretta arrestato

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Nella stalla nascondeva quasi 4 chili di marijuana, pastore 26enne di Serrastretta  arrestato

  14 settembre 2020 08:40

Giovedì scorso i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Soveria Mannelli, coadiuvati dalla Stazione di Serrastretta, grazie ad una preliminare e meticolosa raccolta di informazioni, nel corso di un servizio dedicato al contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti, sono riusciti a sorprendere, all’interno della propria azienda agricola e zootecnica di una frazione del Comune di Serrastretta, un giovane lametino, incensurato.

I sospetti si realizzavano però solo a seguito di perquisizione locale allorquando, all’interno di una stalla per caprini, veniva rinvenuta, nella disponibilità del 26enne, sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso di 3,600 chilogrammi, già essiccata, suddivisa in quasi 100 cime e infiorescenze delle medesime piante di cannabis.

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Nel corso di accurato sopralluogo, gli operanti rinvenivano, sempre nella disponibilità del predetto, un bilancino digitale di precisione, una macchina per sottovuoto nonché materiale vario per il confezionamento. All’esito della perquisizione domiciliare, invece, veniva altresì accertato che il giovane non di adoperava alla corretta custodia delle armi in suo possesso e regolarmente detenute.

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Quanto rinvenuto è stato opportunamente sequestrato e, la sostanza stupefacente, previa campionatura, inviata al LASS di Vibo Valentia per gli accertamenti di rito. Il giovane è stato dichiarato in stato di arresto nella flagranza dei reati di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e omessa custodia di armi.

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Dopo le formalità di rito, al giovane sono stati applicati  gli arresti domiciliari presso la propria abitazione, come disposto dal Pubblico Ministero.

Dopo l' udienza celebrata sabato 12 settembre davanti al Tribunale di Lamezia Terme, l’arresto è stato convalidato e allo stesso non veniva applicata alcuna misura cautelare.

La professionalità dei militari e la sinergia tra più articolazioni della Compagnia di Soveria Mannelli ha permesso di eliminare dal mercato illegale dello spaccio delle sostanze stupefacenti un notevole quantitativo che, suddiviso in dosi, avrebbe fruttato parecchio denaro, stimato in quasi 50mila euro, alle organizzazioni criminali.

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